Il Governo di Giorgia Meloni cambia ancora idea riguardo alle aliquote Irpef: già dal 2026 potrebbero entrare in vigore quelle nuove. Vediamo chi ci guadagnerà e chi ci perderà.
Quando si parla di Irpef e, dunque, di tasse, sale subito la tensione e, soprattutto, salgono i timori che qualcosa possa cambiare a nostro svantaggio. In Italia la tassazione non è altissima ma, a ben vedere, non è nemmeno bassa e, soprattutto, ormai è evidente che gli stipendi medi non sono più sufficienti a far fronte al costo della vita.
Dunque ogni volta che c’è aria di cambiamento si teme che, in realtà, la situazione possa solo peggiorare e che ci troveremo a dover pagare ancora più tasse di quelle che già versiamo ogni anno. Con la legge di Bilancio 2024 il Governo Meloni abbassò le aliquote Irpef portandole da quattro a tre in virtù dell’accorpamento della prima e della seconda fascia di reddito.
Ma qualcosa ancora non torna e così l‘Esecutivo ha deciso di cambiare tutto ancora una volta. Le novità, salvo imprevisti, dovrebbero entrare in vigore già dal prossimo anno. Come sempre non tutti saranno soddisfatti ma del resto si sa: accontentare tutti è impossibile.
Il Governo di Giorgia Meloni è a lavoro per un nuovo ritocco alle aliquote Irpef. Se pensavamo che quelle attuali ormai fossero definitive, sbagliavamo: l’Esecutivo ci ha ripensato e ha deciso che è il momento di apportare un’altra novità.
Fino al 2023 le aliquote Irpef erano 4. Con la legge di Bilancio 2024, l’attuale Esecutivo le ha abbassate a 4 accorpando i primi due scaglioni. Ad oggi pertanto le aliquote Irpef che paghiamo sono le seguenti:
C’è stato dunque un guadagno di 2 punti percentuali per la fascia tra i 15.001 e i 28.000 euro che, fino al 2023, doveva pagare un’aliquota del 25%. Il beneficio, naturalmente, è andato anche alle altre fasce reddituali più alte. Ma il Governo Meloni ci ha ripensato e sul tavolo, negli ultimi giorni, ha fatto capolino una proposta inaspettata.
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Nulla è ancora stato deciso in via definitiva ma sta prendendo sempre più piede l’idea di cambiare nuovamente le aliquote Irpef con la prossima Legge di Bilancio. A beneficiare di questo probabile cambiamento sarebbe, in particolare, una categoria.
Il Governo Meloni vuole stare vicino, soprattutto, al ceto medio, quello che più degli altri sta pagando il prezzo di carovita e inflazione e che, spesso, non riesce nemmeno ad accedere ai bonus. Per questo si sta facendo sempre più strada l’ipotesi di abbassare la seconda aliquota Irpef e portarla dal 35 al 33%.
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Non solo: oggetto di discussione anche il fatto di estenderla ai redditi fino a 60.000 euro l’anno ampliando, dunque, la platea dei beneficiari. Il vantaggio andrebbe a tutti coloro con un reddito annuo superiore ai 28.000 euro. Secondo i primi calcoli chi ha un reddito annuo lordo di tale importo risparmierebbe 40 euro all’anno ma il risparmio crescerebbe poi con l’aumentare del reddito. Ad esempio chi guadagno 65.000 euro, ne risparmierebbe circa 440.