Rendimenti pazzeschi BTP: il sistema semplice per calcolare il vero guadagno sui Titoli di Stato

Il mondo finanziario offre diversi strumenti per coloro che vogliono investire ma che hanno paura di subire delle perdite. Entriamo nel dettaglio.

Molte persone vorrebbero investire in titoli di stato, ma al contempo sono frenati dal rischio di perdita e da una scarsa conoscenza del mercato finanziario. In questo articolo proveremo a darti una mano, suggerendoti una tipologia di investimento che offre stabilità nel tempo ed ottime probabilità di successo.

Rendimenti titoli di stato come funziona
Rendimenti pazzeschi BTP: il sistema semplice per calcolare il vero guadagno sui Titoli di Stato-Abruzzo.cityrumors.it

Si tratta dei famosi BTP, ovvero i Buoni del Tesoro Pluriennali. Stiamo quindi facendo particolare riferimento ai titoli a scadenza a 5 anni e a 10 anni, che vanno incontro a coloro che difficilmente riescono a sopportare i continui sbalzi di Borsa, fatto di azioni e obbligazioni che salgono e scendono e possono improvvisamente cambiare.

Investire in Buoni del Tesoro, invece, dà garanzia di una certastabilità nel tempo e della generazione di buoni profitti: infatti, nonostante i rischi siano molto bassi, questo prodotto è in grado comunque di offrire buoni margini di crescita di guadagno attraverso buoni tassi di interesse. Per questo motivo i Btp sono considerati dei prodotti mediamente sicuri anche in caso di rendimento negativo.

Il metodo per calcolare il guadagno dei Btp

Il rendimento di questi titoli emessi dallo Stato è influenzato sia dal tasso ufficiale di interesse della Banca Centrale Europea (BCE), che dall’andamento dell’economia italiana, e dalla situazione generale dei mercati. Quindi, con un BTP acquistato con un valore di rendimento del 2%, gli investitori possono guadagnare un tasso di interesse annuo del 2% sull’investimento fatto.

guadagni btp
Come capire quanto si guadagna con i Btp-Abruzzo.cityrumors.it

La formula per il calcolo del rendimento Btp è quindi data dalla cedola netta (ovvero il guadagno dell’investitore elargito periodicamente a fronte dell’investimento) diviso il prezzo di acquisto del titolo, il tutto moltiplicato per 100.

Per i Btp Italia, invece, occorre prendere in considerazione anche il Coefficiente di Indicizzazione (CI), ovvero il valore ISTAT dato considerando l’andamento dei prezzi ed il costo della vita mensile. Altro elemento fondamentale è il cosiddetto “Tasso cedolare minimo”, ossia il valore che viene garantito direttamente dallo Stato al momento della sottoscrizione.

Occorre considerare il premio fedeltà, ovvero un rendimento extra per chi ha portato a scadenza naturale il proprio buono e la rivalutazione del capitale che viene calcolata ogni sei mesi dal momento del pagamento del cedola. Sarà sufficiente prendere il capitale rivalutato e moltiplicarlo per il tasso reale semestrale cedolare. Se hai qualsiasi dubbio chiedi sempre ad un consulente in banca che ti saprà indicare la scelta migliore nel tuo caso.

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