Scopriamo insieme come possiamo ottenere una pensione molto più alta rispetto a quello che ci spetta. Ecco cosa devi conoscere.
Uno dei principali problemi lamentati da molti pensionati riguarda non tanto i requisiti per l’accesso al trattamento pensionistico quanto piuttosto l’importo della pensione che si riceve. Esso è infatti spesso inferiore alle proprie aspettative ed in alcuni casi può rappresentare un problema, non consentendo di vivere serenamente la propria vecchiaia.
Per di più, con il graduale passaggio al sistema contributivo, la penalizzazione degli importi si farà sempre più marcata. Ecco allora perché sarebbe bene muoversi fin da ora per capire se vi sono delle soluzioni che consentano di uscire dal lavoro iniziando a ricevere una pensione di importo pari all’80% degli ultimi stipendi ricevuti. Effettivamente una possibilità esiste ma non tutti ne sono a conoscenza: scopriamo dunque di che cosa si tratta.
Come dicevamo, con il calcolo degli importi utilizzando esclusivamente il sistema contributivo verranno considerati non più gli ultimi stipendi ricevuti bensì i soli contributi versati nel corso della vita lavorativa. Questo riguarda coloro che hanno cominciato a versarli dal 1996 in poi e che dovranno fare i conti con un sistema di calcolo tutt’altro che vantaggioso.
Esiste però una strada parallela che potrebbe aiutare moltissimo portando la pensione ad aumentare considerevolmente. Si tratta della possibilità di aderire ad un fondo pensione integrativo: si tratta di una scelta che sempre più lavoratori dovrebbero prendere in considerazione, aderendovi nel pieno della loro carriera lavorativa piuttosto che negli ultimi anni in modo tale da trarne i massimi benefici.
Il tesoretto potrà essere costruito con versamenti volontari e contributi fissi oppure versati saltuariamente ed in maniera variabile.
Il principale vantaggio dell’adesione ad un fondo pensione aperto è la possibilità di dedurre, fino ad un importo massimo di 5.164,57 euro l’anno, le spese. Per poter ottenere una buona rendita finale gli esperti consigliano di effettuare mediamente versamenti mensili di 100-200 euro qualora l’adesione sia avvenuta intorno ai 30 anni e di circa 500-600 euro se lo si è fatto intorno ai 50 anni.
In questo modo il surplus generato dal fondo pensione dovrebbe portare il trattamento pensionistico intorno all’80% dell’ultimo stipendio ricevuto. Per i lavoratori autonomi il versamento, per poter ottenere una pensione più alta, dovrebbero essere superiori ai 200 euro mensili.