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Economia e Finanza

Quanto tempo si deve conservare l’Isee e i documenti collegati? Prima di questa data non puoi buttarli

Oggi affrontiamo un argomento molto delicato per le finanze personali, l’Isee. Quanto tempo dobbiamo conservare i documenti?

La digitalizzazione ha diminuito sicuramente l’obbligo di stampare su carta tutti i documenti, ce ne sono però alcuni che dobbiamo conservare a lungo. Prima di approfondire l’argomento però andiamo a spiegare qualcosa in più in merito all’Isee a chi non ha confidenza con questo strumento. Questa sigla sta per “indicatore della situazione economica equivalente” e rappresenta lo strumento che permette di andare a misurare la condizione economica delle famiglie italiane.

Quanto dovete conservare i documenti dell’Isee (Abruzzo.CityRumors.it)

Tiene conto di reddito, patrimoni (mobiliari e immobiliari) e anche le caratteristiche di un nucleo familiare a partire dal numero dei membri che ovviamente aumenta la spesa. Un cambiamento importante è arrivato nel gennaio del 2015 quando il calcolo è stato revisionato a fronte dell’articolo 5 del DL 6/12/2011.

Dunque vanno anche sottratte le spese legate all’annualità del nucleo familiare, come per esempio l’affitto di locazione e le spese mediche. In base all’Isee poi possiamo eventualmente avere delle agevolazioni, se questo è basso, o delle maggiorazioni sui costi, se invece è alto.

Isee, quanto tempo si devono conservare i documenti

Come abbiamo già specificato, l’Isee è uno strumento di fondamentale importanza. Oggi andiamo a scoprire quanto tempo si devono conservare i documenti e quali sono quelli più importanti da conservare con attenzione.

Isee, quanto dovete conservare i documenti (Abruzzo.CityRumors.it) – ANSA

In primo piano c’è il modello Isee che abbiamo ricevuto dall’Inps e che deve essere conservato in duplice copia. Una di questa è datata e sottoscritta dal dichiarante e deve essere conservata per due anni. L’altra invece deve essere restituita al dichiarante che sempre per due anni deve conservarlo. Se invece oltre all’Isee si parla anche di dichiarazione dei redditi allora i documenti devono essere conservati per cinque anni.

Ma perché dobbiamo conservare questi documenti? Risulta fondamentale per eventuali controlli che possono avvenire successivamente e per evitare multe o possibili errori contestati direttamente dal Fisco. Avere l’Isee ci permette dunque di essere salvaguardati da eventuali multe o situazioni scomode che possono venire fuori in un secondo momento.

Diventa importante, soprattutto, evitare di essere superficiali nelle nostre scelte perché il rischio è davvero di essere costretti a pagare qualcosa di non dovuto. Come già anticipato però, in questo caso la digitalizzazione viene in nostro aiuto e ci permette di conservare i documenti necessari con maggiore tranquillità e senza sprecare inutile carta. Nel caso di ulteriori dubbi rivolgetevi a un commercialista che vi potrà dare delle delucidazioni.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.