Per l’Associazione in merito alle presunte emissioni irritanti in atmosfera nella zona industriale di Punta Penna a Vasto è il caso di fare la massima chiarezza
Vasto. “Va subito detto che in quella zona operano aziende dalla tradizione industriale specchiata, dove, in decenni di attività, non si sono mai verificati casi di malattia professionale. E’ il caso di chiarire all’opinione pubblica che la maggior parte delle aziende sono sottoposte a controlli periodici di tutti gli organismi competenti (Asl, Arta, Vigili del Fuoco, Forestale etc. etc.), così come tutte le attività svolte sono rispettose delle, stringenti, indicazioni fornite in sede di valutazioni degli organismi preposti alle fasi autorizzative.
Sembrerebbe, in verità, che il problema sia avvertito nei pressi di un depuratore. A differenza di quello che avviene per le aziende produttrici, in generale, che operano quotidianamente sempre in presenza delle stesse sostanze, non vorremmo che vi siano problemi legati a sversamenti di varia natura e vario genere. Vasto su questo aspetto, tra l’altro, vanta anche qualche “fenomeno” non proprio limpido e cristallino che la stessa stampa ha più volte evidenziato con denunce circostanziate di scarichi illegittimi nella stessa rete fognaria della città.
Non vorremmo che qualcuno, oggi, forse infastidito dai recenti importanti investimenti imprenditoriali nella zona industriale di Vasto, al centro quindi della ZES e con i traffici incrementati allo scalo portuale, voglia solo provare a destabilizzare il comparto industriale.
Se mai qualcuno lo avesse dimenticato è stata proprio Confindustria che, per mettere fine alle polemiche che sanno tanto di strumentalizzazione con ben altri fini speculativi e “delocalizzativi”, su cui forse è il caso ci si interroghi seriamente e serenamente, aveva ipotizzato di intervenire con l’acquisto e l’installazione di una centralina per il controllo in continuo della qualità dell’aria. Ma al solito chi critica solo per criticare anche in quella occasione ebbe a che ridire sulla proposta e non se ne fece nulla. Su questo punto basta riprendere il tenore delle dichiarazioni rilasciate al tempo. Ben venga, adesso, il monitoraggio da parte di ARTA con le centraline di campionamento automatico.
Ribadiamo che Confindustria Chieti Pescara intende salvaguardare, e lo farà nelle opportune sedi istituzionali, un sistema industriale con forte impatto occupazionale in parallelo con la tutela delle aree protette e delle risorse naturali, garantendo una crescita sostenibile. Dimostriamo tutti assieme, con i fatti, di voler promuovere e dare seguito ancor di più alla Zona Economica Speciale che, come detto, vede il suo fulcro nel Porto di Vasto con il coinvolgimento dell’ampio retroterra industriale del Sangro, del Vastese, del Molise e della Val Pescara”. Si legge così in una nota di Confindustria Chieti Pescara.