Prelievi dal conto corrente 2024, meglio evitare: segnalazione ad Entrate e UIF, che stangata

Se hai ancora l’abitudine di pagare in contanti, sappi che rischi grosso. Troppi prelievi dal conto potrebbero far scattare i controlli.

Nonostante oggi non solo sia possibile pagare con Bancomat e Carta di credito ma, addirittura, sia possibile pagare anche con App scaricabili sul cellulare, molte persone ancora preferiscono continuare a pagare con i contanti. Questo metodo non solo è poco vantaggioso in quanto ci espone al rischio di scippi ma può anche farci entrare dritti dritti nel mirino del Fisco.

Prelievi di denaro dal conto corrente
Attenzione se fai spesso prelievi dal tuo conto-Abruzzo.cityrumors.it

I pagamenti con i contanti, infatti, non sono tracciabili e possono favorire l’evasione fiscale da parte di chi non emette scontrino o fattura. Ecco perché da anni si parla di abolire l’uso dei contanti e, in effetti, molti negozi- soprattutto dopo la pandemia di Covid- anche per ragioni di igiene hanno iniziato ad accettare solo pagamenti con carte. Inoltre usare i contanti ci obbliga ogni volta a prelevare e questo può fare scattare controlli da parte dell’Agenzia delle entrate.

Grossi guai per chi preleva contanti dal conto corrente

Per quanto un po’ obsoleto, il pagamento con il denaro contante resta ancora il preferito da parte di molte persone. Ma presto tutto potrebbe cambiare: potrebbe mettersi male per chi effettua prelievi periodici dal proprio conto corrente.

Limite per il prelievo di contanti
In arrivo una brutta stangata per chi effettua troppi prelievi dal conto- Abruzzo.cityrumors.it

Prelevare denaro contante dal proprio conto corrente, ovviamente, è un’operazione assolutamente lecita e consentita dalla legge. Tuttavia ci sono dei limiti. I limiti fissati dalla vigente normativa in materia sono volti ad evitare fenomeni di riciclaggio di denaro sporco o di finanziamenti di attività di terrorismo. Ecco perché chi effettua frequenti prelievi di grosse somme dal proprio conto corrente, può entrare nel mirino dell’Agenzia delle Entrate e della UIF, l’Unità di Informazione Finanziaria. 

I controlli della UIF riguardano tutti i movimenti in entrata e in uscita dal conto corrente di un dato soggetto mentre i controlli dell’Agenzia delle Entrate si limitano solo ai versamenti e ai bonifici che una persona riceve sul proprio conto corrente. I controlli possono scattare in qualunque momento previa segnalazione da parte della Banca o da un ufficio  postale. La segnalazione parte se un soggetto preleva più di 10.000 euro in un mese dal suo conto corrente. Le operazioni che riguardano prelievi di importo minore non sono, solitamente, soggette a controlli.

A quel punto, quando scattano i controlli, verranno verificate tutte le operazioni in uscita e in entrata. Il titolare del conto corrente dovrà autocertificare su apposito modulo qual è la destinazione del denaro prelevato e, tenendo conto che si può prelevare fino ad un massimo di 10.000 euro ma si può pagare in contanti fino ad un massimo di 5000 euro, se emerge che un correntista ha superato tale soglia per pagare beni o servizi può andare incontro a sanzioni molto pesanti, anche fino a 15.000 euro.

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