Poste Italiane avvisa prontamente i clienti che rischiano di perdere il denaro versato e maturato con i buoni fruttiferi: cosa bisogna sapere.
Quando si ha la possibilità è necessario mettere da parte dei risparmi che possono rivelarsi utili per spese impreviste ma anche per gestire al meglio tutte quegli obblighi che con il passare del tempo si presentano. Mettere da parte dei risparmi può essere utile anche per la realizzazione di un progetto personale, sia esso lavorativo come l’apertura di un’attività o personale come l’acquisto di un’auto o un immobile.
Qualora si decida di risparmiare, tuttavia, è sconsigliato fare affidamento esclusivamente al semplice deposito di denaro. Con il passare del tempo, infatti, il potere d’acquisto si abbassa e di conseguenza anche il valore del denaro depositato. Per evitare che l’inflazione eroda il potere d’acquisto dei nostri risparmi è opportuno investire in buoni o azioni che permettano ai nostri risparmi di crescere con il passare del tempo.
Gli investimenti azionari possono consentire maggiori introiti rispetto ai buoni fruttiferi postali, ma comportano anche maggiori rischi di perdere quanto investito. Per tale ragione sono milioni gli italiani che scelgono la via sicura dei buoni fruttiferi, i quali garantiscono sia la conservazione di quanto versato che una percentuale di resa che aumenta con il passare degli anni.
Bisogna fare attenzione, però, perché anche questa forma d’investimento può nascondere delle insidie e portarci a perdere tutto.
L’avviso delle Poste: ecco quando si rischia di perdere il denaro investito in buoni fruttiferi
Lo scorso 1 marzo Poste Italiane ha pubblicato un avviso riguardante i buoni fruttiferi postali in scadenza nel 2024. In questo avviso si fa presente che attualmente il termine di prescrizione dei buoni è di 10 anni e che bisogna fare molta attenzione alla data di scadenza. Nell’avviso viene specificato che il proprietario dei buoni può ritirare quanto investito e quanto maturato in qualsiasi momento nel corso dei 10 anni di validità.
Viene anche precisato, però, che questo diritto di riscattare il buono scade una volta superato il termine di prescrizione. Se malauguratamente l’intestatario del buono dovesse fare scadere il termine di prescrizione non potrà più avere indietro quanto investito e nemmeno la cifra maturata negli ultimi 10 anni.
Se possedete dunque dei buoni fruttiferi fareste bene a controllare qual è la data di prescrizione e affrettarvi a riscattare i vostri risparmi prima che sia troppo tardi. La comunicazione è infatti sufficientemente chiara sulla responsabilità dell’eventuale prescrizione e sulle conseguenze di un’eventuale dimenticanza da parte dell’utente.