I pagamenti delle pensioni di gennaio 2024 slitteranno rispetto la data consueta a causa delle feste. Vediamo quando partiranno le erogazioni.
Un’attesa che si farà ripagare visto che l’importo della pensione sarà più alto nel 2024. Tante novità per i pensionati a partire dalla data del versamento dell’assegno. Non sarà il 1° gennaio. Ci sono incrementi in vista da gennaio 2024 ma l’importo dell’assegno pensionistico non eguaglierà di certo le somme erogate nel mese di dicembre. L’ultimo mese dell’anno, infatti, si è arricchito di una pensione più sostanziosa del solito grazie alla tredicesima.
In più i pensionati che hanno compiuto 64 anni a partire da luglio hanno ricevuto anche la quattordicesima (rispettando precise condizioni reddituali). E dicembre è anche il mese del versamento del Bonus tredicesima per gli aventi diritto.
Con il Decreto Anticipi, infine, l’esecutivo ha anticipato da gennaio a fine 2023 il conguaglio legato all’inflazione. Parliamo della differenza tra inflazione stimata all’inizio dell’anno e inflazione reale. Un + 0,8% che è stato erogato nella pensione di dicembre insieme agli arretrati da gennaio 2023. Insomma, un ricco dicembre che è servito a tanti pensionati per respirare un po’. A breve, poi, ripartiranno i pagamenti ma con la data che slitta di qualche giorno.
Quando arriveranno le pensioni a gennaio 2024
Il 20 dicembre l’INPS ha pubblicato un comunicato in cui avvisa i pensionati dello slittamento della data di pagamento a gennaio 2024. Essendo il 1° gennaio festa e avendo necessità di più tempo, l’ente farà scattare i versamenti il giorno 3 gennaio.
Chi ritira in contanti presso Poste Italiane dovrà rispettare la turnazione tenendo conto che la divisione prevede il prelievo il giorno 3 gennaio per i cognomi A, B, giovedì 4 gennaio C e D, venerdì 5 gennaio da E a K, lunedì 8 gennaio da L a O, martedì 9 gennaio da P a R e mercoledì 10 gennaio da S a Z.
Sul cedolino si potrà conoscere in anticipo l’importo erogato. Sarà più alto per effetto della rivalutazione pari al 5,4%. Nel comunicato l’INPS sottolinea come le prestazioni di accompagnamento alla pensione come l’isopensione, l’indennità di espansione, l’APE Sociale non verranno rivalutate perché non hanno natura di prestazione pensionistica.
Ricordiamo che la rivalutazione sarà del 100% solo per le pensioni entro quattro volte il trattamento minimo. L’aliquota si abbasserà all’aumentare dell’importo dell’assegno pensionistico. La stima è di un’incremento di circa 50 euro per le pensioni di mille euro mentre con 2 mila euro l’aumento sarà di circa 180 euro. Per avere certezze basterà consultare il cedolino della pensione tramite il servizio online dell’INPS.