I lavoratori che non sono in grado di proseguire l’attività lavorativa possono richiedere la pensione di inabilità: i requisiti e come presentare domanda.
Attraverso la legge n. 335 del 1995, dal 1° gennaio dell’anno successivo è stata introdotta la pensione di inabilità, uno strumento che consente ai soggetti non più in grado di proseguire l’attività lavorativa di lasciare l’impiego in anticipo rispetto ai requisiti previsti dalla pensione di vecchiaia.
Come accade per altri trattamenti pensionistici, è necessario che i lavoratori in questione rispettino determinati requisiti per poter inoltrare la richiesta e percepire l’indennità. La pensione di inabilità, però, non rappresenta l’unica modalità per lasciare in anticipo il lavoro, esiste, difatti, Quota 41 rivolta anche alle persone la cui capacità lavorativa è ridotta almeno del 74%.
Pensione di inabilità, i requisiti e come funziona il trattamento pensionistico
La pensione di inabilità è uno strumento, introdotto quasi 30 anni fa attraverso la legge n.335 e rivolto ai lavoratori non più in grado di proseguire con l’attività lavorativa e che rispettano determinati requisiti. Per richiedere l’indennità è necessario che l’impiegato pubblico: abbia maturato almeno 5 anni di anzianità contributiva, di cui almeno tre anni nel precedenti cinque alla decorrenza della pensione; sia stato riconosciuto lo stato di assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa ed, infine, che sia avvenuta la risoluzione del rapporto lavorativo per infermità non derivante da causa di servizio.
Il lavoratore che si trova nelle condizioni appena descritte può procedere presentando la specifica domanda per ottenere il trattamento pensionistico al datore di lavoro. Alla richiesta è necessario allegare anche il certificato medico che dimostri l’inabilità assoluta e permanente, stato che comunque sarà accertato da commissioni mediche incaricate della verifica. Una volta terminata la verifica, in caso di esito positivo, la documentazione verrà trasmessa all’ufficio preposto per l’erogazione del trattamento.
Gli importi della pensione di inabilità sono calcolati sommando al montante contributivo maturato una quota di contribuzione figurativa per il periodo mancante al raggiungimento del 60esimo anno di età e contributi complessivi non oltre i 40 anni. Bisogna precisare che la pensione non è compatibile con alcuna attività di lavoro svolta in Italia o all’estero.
Oltre alla pensione di inabilità è possibile richiedere l’accesso a Quota 41, strumento di pensionamento anticipato confermato dal Governo anche per il prossimo anno attraverso la Legge di Bilancio. In questo caso, il lavoratore dovrà aver maturato 41 anni di contributi ed avere un’invalidità riconosciuta almeno del 74%. È anche necessario aver versato un anno di contributi prima del compimento dei 19 anni di età.