Buone notizie per i lavoratori: anche nel 2025 sarà possibile accedere alla pensione con solo 5 anni di contributi. Vediamo nei dettagli.
C’è grande attesa sul fronte delle pensioni. Non solo per quanto riguarda la rivalutazione e, dunque, gli aumenti che verranno applicati a partire dal 2025. L’attesa riguarda anche le misure di pensione anticipata: siamo tutti desiderosi di sapere quanto prima quali misure verranno riconfermate anche per il prossimo anno e quali, invece, ci saluteranno.
Attualmente, infatti – ad eccezione della pensione anticipata ordinaria – tutte le altre misure di pensione anticipata non sono strutturali e, quindi, necessitano di rinnovo di anno in anno. Cosa succederà a Opzione donna, Apa sociale, Quota 41 e Quota 103 con la manovra di Bilancio 2025?
Ancora presto per dirlo: il Governo di Giorgia Meloni, per ora, non si sbilancia. Tuttavia è, invece, certa la riconferma di un’altra misura che consentirà a moltissimi lavoratori di andare in pensione con solo 5 anni di contributi anziché con 20, come stabilito dalla legge Fornero.
Pensioni: ecco chi potrà lasciare il lavoro con solo 5 anni di contributi
Per accedere alla pensione di vecchiaia è necessario avere 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. Diversamente si dovrà continuare a lavorare. Le misure di pensione anticipata attualmente in vigore consentono, in molti casi, di andare in pensione prima dei 67 anni stabiliti dalla legge Fornero ma è necessario, al contempo, aver maturato molti più anni di contribuzione: in alcuni casi addirittura più di 42. Come fare se si è iniziato tardi a lavorare in modo stabile? Situazione, per altro, sempre più frequente ormai in Italia.
Un modo c’è! La vigente normativa in materia previdenziale, infatti, permette di andare in pensione anche con solo 5 anni di contributi purché vengano soddisfatti questi due requisiti:
- bisogna avere almeno 71 anni di età;
- tutti i contributi devono essere stati versati a partire dal 1996.
Infatti il 1996 è stato un anno fondamentale per quel che riguarda le pensioni: in seguito alla riforma Dini del 1995, si è passati dal sistema di calcolo retributivo al sistema di calcolo contributivo. Anche il prossimo anno, quindi, chi non ha contributi antecedenti al 1996 potrà accedere alla pensione con solo 5 anni di contribuzione ma dovrà aspettare di aver compiuto 71 anni.
Da quanto emerso, parrebbe che questa misura dovrebbe restare in vigore fino al 2028, poi si vedrà. Chi non ha contributi antecedenti al 1996, in alcuni casi, può accedere alla pensione già a 64 anni se ha almeno 20 anni di contributi e se ha maturato un assegno previdenziale pari almeno a:
- 3 volte l’importo dell’assegno sociale nel caso di uomini o di donne senza figli;
- 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale nel caso di donne con un solo figlio;
- 2,6 volte l’importo dell’assegno sociale nel caso di donne con due o più figli.
Queste soglie minime resteranno in vigore fino al 31 dicembre 2024, dal prossimo anno, però, potrebbero cambiare.