Presentata la seconda edizione del rapporto del Polo Automotive: le aziende abruzzesi reagiscono e colgono le sfide future, falso allarme sulla crisi
Santa Maria Imbaro. Oltre 6 miliardi di fatturato e quasi 13.000 dipendenti di grandi, piccole e medie aziende abruzzesi; è questo il campione rappresentativo che ha risposto all’Osservatorio Automotive Abruzzo 2023, presentato oggi pomeriggio presso la sede del Polo Innovazione Automotive a Santa Maria Imbaro, alla presenza del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, dell’assessore alle Attività produttive Daniele D’Amario, dei vertici di Fca Italy Atessa Plant (Paolo Accastello) e Honda (Marcello Vinciguerra), dei rappresentanti delle aziende del territorio, dell’Università dell’Aquila, del mondo datoriale e sindacale e degli amministratori locali. Una ‘fotografia’ del settore, curata dal Polo Innovazione Automotive, che rappresenta un aggiornamento della prima edizione del 2019, anche alla luce della situazione creatasi a livello globale: l’emergenza Covid, la guerra, la crisi energetica ed economica, ecc.
Come per la prima edizione, le aziende sono state mappate mediante la somministrazione di un questionario con 7 aree tematiche: descrizione impresa, innovazione, digitalizzazione, impresa e mercato, relazioni inter-organizzative, fabbisogno delle competenze, logistica inbound-outbound. Sono state contattate 76 aziende; hanno risposto in 29, che rappresentano il 77% del fatturato di riferimento (6,127.506.246,00 €), e il 61% dei dipendenti (12.757). Entrambi i valori, dunque, dimostrano la rappresentatività del campione e l’attendibilità e aderenza alla realtà dei dati.
Il direttore del Polo Automotive, Raffaele Trivilino, ha illustrato lo scenario entro il quale si è sviluppato l’Osservatorio: in un contesto mondiale condizionato da numerosi eventi che hanno causato difficoltà a livello di domanda e produzione, le aziende abruzzesi – pur se colpite come le altre – resistono e anzi continuano a guardare al futuro con moderato ottimismo per l’80% di esse; dopo una sensibile diminuzione nel 2020 si osserva una risalita nel 2021 e 2022. Trivilino ha anche evidenziato l’evoluzione dell’automotive con la transizione elettrica che porterà dei cambiamenti importanti sia nella produzione che nella vendita dei veicoli. Interessanti rimangono i numeri dell’automotive abruzzese anche se ci sono diverse criticità che vanno affrontate per migliorare sensibilmente la competitività con particolare attenzione alle infrastrutture (strade, logistica), servizi territoriali, ricerca e sviluppo, digitalizzazione e competenze. Le sfide per il futuro devono necessariamente partire da un tagliando per esaminare tutti gli elementi e intervenire ognuno con il proprio contributo al fine di mantenere questo tesoro che abbiamo, perché se non facciamo uno sforzo importante potremo perdere attività. E’ importante prendere coscienza che siamo ormai in una competizione non solo Italiana, ma Europea e mondiale, dove oltre all’America c’è anche l’Asia; ciò significa che dobbiamo valutare la nostra competitività in rapporto agli altri e capire i nostri punti di forza e debolezza.
Daniela Di Cecco (Area comunicazione del Polo Automotive) ha presentato i risultati dell’indagine: un tema approfondito, rispetto alla prima edizione dell’Osservatorio, è stato quello relativo all’innovazione. Le imprese abruzzesi, nella maggior parte dei casi (77%), hanno introdotto sul mercato prodotti nuovi o significativamente migliorati; sono innovazioni svolte prevalentemente dall’impresa in-house o in collaborazione con altre istituzioni, per esempio a seguito della realizzazione di progetti partenariali finanziati con fondi europei (FESR) e nazionali (FSC). Oltre che di innovazione, l’Osservatorio si è occupato di digitalizzazione. Le imprese abruzzesi, in generale, hanno adottato soluzioni innovative soprattutto in ambito di produzione, qualità, progettazione e ingegneria, ma prevedono di adottarle in futuro anche per logistica, supply chain e risorse umane. In generale possiamo affermare che si nota, rispetto al tema della digitalizzazione e dell’innovazione, un sensibile miglioramento rispetto al 2019.
Un’altra area di indagine dell’Osservatorio particolarmente strategica è quella relativa al fabbisogno delle competenze. Il 90% delle imprese ha espresso esigenze di qualificazione e riconversione delle competenze interne, ma le aziende fanno fatica a trovare personale qualificato, specialmente rispetto ad alcune aree di competenza: Ricerca e Sviluppo, Manutenzione macchinari e impianti. E’ indispensabile la qualificazione e ri-qualificazione degli attuali dipendenti.
L’ultima parte dell’Osservatorio ha riguardato la logistica sia in inbound che outbound. La sfida per il futuro è un graduale ma significativo spostamento della modalità di trasporto dalla gomma alla ferrovia, e questo sia per ragioni prettamente economiche che di sostenibilità ambientale. Le aziende abruzzesi si stanno già muovendo in questa direzione; l’auspicio è che si creino condizioni per rafforzare ulteriormente questa tendenza. La necessità è un incremento sensibile del numero di binari dedicati al trasporto merci in Val di Sangro; è indispensabile accelerare la realizzazione dell’ampliamento della piattaforma Saletti e della Stazione di Fossacesia e concludere i lavori entro i prossimi due anni.
Testimonianze importanti sono arrivate da Paolo Accastello (Fca Italy Atessa Plant) e Marcello Vinciguerra (Honda), che hanno confermato la capacità di raccogliere le sfide future condivise anche dai numerosi interventi dei presenti in aula, rappresentanti delle aziende del territorio, dell’Università dell’Aquila, del mondo datoriale e sindacale e amministratori locali.
“In generale, pur nelle conseguenze, inevitabili, che il quadro economico e strutturale degli ultimi anni ha comportato – ha sottolineato il presidente del Polo Automotive, Giuseppe Ranalli – possiamo dire che le aziende abruzzesi hanno resistito e continuano a guardare al futuro con moderato ottimismo. L’Automotive si conferma dunque un vero e proprio tesoro per l’Abruzzo, dove la presenza di Fca Italy e Honda Italia industriale, insieme ad altre piccole e medie imprese innovative del comparto, hanno un ‘peso’ a livello nazionale ed europeo che traina tutto l’indotto e le altre aziende. Rispetto alla ‘crisi’ di cui si sente parlare – conclude Ranalli – senza dubbio esistono diversi problemi ma non siamo certo in condizioni di crisi. Si evidenzia, dunque, che i dati emersi non giustificano l’allarmismo diffuso nell’ultimo periodo, che sta facendo solo percepire un’immagine negativa presso i cittadini e il territorio in generale”.
Supporto alle attività del Polo e, in generale, alle aziende del settore, è stato mostrato dalla Regione Abruzzo e, in particolare, dagli interventi dell’assessore D’Amario e del presidente Marsilio.
L’assessore Daniele D’Amario ha posto l’accento sulle azioni concrete rivolte ad implementare la competitività del comparto automotive abruzzese: “l’operato dell’Amministrazione regionale – ha ribadito – è stato ed è costantemente finalizzato ad attivare tutti gli strumenti direttamente o indirettamente attingibili al fine valorizzare e tutelare tale patrimonio di strutture, imprese, lavoratori e sistema delle competenze che consente all’Abruzzo di essere un punto di riferimento in Italia e in Europa specializzato in veicoli commerciali e scooter”.
Il presidente Marco Marsilio, infine, ha lanciato un plauso al comparto automotive abruzzese, che si conferma il cuore pulsante dell’economia regionale, con i suoi oltre 7 miliardi di fatturato, 23.000 addetti e con esportazioni che rappresentano circa il 50% di quelle dell’Abruzzo. “La Regione – ha concluso Marsilio – continuerà a dare supporto al comparto, sia con azioni concrete di breve-medio e lungo termine, sia continuando ad ascoltare le imprese, per intraprendere iniziative che nascano dal cuore produttivo del sistema, e non soltanto dai tavoli istituzionali e politici”. Marsilio ha infine dato rassicurazioni su quanto la Regione sta facendo in termini di azioni concrete, per esempio, per logistica, piastra Saletti, binari e infrastrutture.