Opzione Donna è stata riconfermata anche per il 2024 seppur con modifiche importanti. I tempi per ricevere la pensione sono davvero lunghi.
Nacque nel lontano 2004 sotto il secondo Governo dell’ex leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Nonostante questa misura sia “vecchissima”, non è mai diventata strutturale ma necessita di riconferma alla fine di ogni anno. Temevamo di doverle dire addio già nel 2022, invece il Governo di Giorgia Meloni l’ha prorogata.
Tuttavia Opzione Donna è stata stravolta: l’età pensionabile è progressivamente aumentata mentre la platea delle beneficiarie è stata ridotta notevolmente. Fino al 2022, infatti, tutte le lavoratrici – sia dipendenti che autonome – potevano fruire di Opzione Donna e i requisiti di accesso erano 58 anni di età e 35 anni di contributi.
Oggi l’età pensionabile è di 61 anni con sconti solo per le donne con figli. Inoltre la misura, dal 2023 in poi, può essere sfruttata solo da:
- caregiver da almeno sei mesi;
- disabili con invalidità pari o superiore al 74%;
- disoccupate;
- dipendenti di aziende in crisi.
Opzione Donna: ecco dopo quanto ti daranno la pensione
Opzione Donna non è più così vantaggiosa come un tempo. Il Governo di Giorgia Meloni l’ha prorogata ma ha modificato in modo sostanziale i requisiti per poterne fruire. Inoltre i tempi di attesa per ricevere la propria pensione sono lunghissimi.
Opzione Donna, come abbiamo visto nel paragrafo precedente, ormai è fruibile solo da poche categorie di donne le quali, comunque, devono aspettare di aver compiuto almeno 61 anni per poter accedere alla pensione: 60 anni nel caso di donne con un figlio, 59 anni nel caso di lavoratrici con due o più figli.
Le finestre mobili sono davvero molto lunghe. Parliamo del lasso di tempo che intercorre tra il perfezionamento dei requisiti e l’ottenimento effettivo del primo assegno previdenziale. Nel caso di Opzione Donna l’Inps ha comunicato le seguenti date di erogazione delle pensioni per chi ha fatto richiesta nel 2023:
- per le lavoratrici dipendenti e autonome, i pagamenti non sono potuti avvenire prima dello scorso febbraio 2024;
- per le dipendenti del settore pubblico, delle poste, delle ferrovie e delle aziende elettriche, la decorrenza dei pagamenti ha inizio nel momento in cui viene presentata la domanda;
- per le lavoratrici del comparto scuola, i pagamenti inizieranno dal 1° settembre 2024;
- per le lavoratrici del settore delle arti Afam, la liquidazione inizierà dal 1° novembre 2024.
Opzione Donna è poco vantaggiosa anche per un altro motivo: la pensione viene interamente ricalcolata con il sistema contributivo generando perdite anche del 25% ogni mese. Pertanto, secondo i dati dell’Osservatorio Inps, da inizio 2024 solo 1.276 lavoratrici hanno usufruito di questa misura di pensione anticipata.