L’Agenzia delle Entrate ha lanciato un avviso riguardante l’ultimo pericolo per tutti gli utenti. Arriva il vademecum dell’ente di riscossione sul come comportarsi a riguardo.
Un problema sempre più diffuso in Italia nel è quello del phishing. Stiamo parlando dei messaggi fraudolenti relativi a presunti accertamenti fiscali promossi dall’Agenzia delle Entrate. Lo scorso primo dicembre l’Ente di Riscossione ha pubblicato un avviso su come riconoscere il tentativo di phishing. Questo problema è ormai noto anche agli enti italiani e consiste nella richiesta ai consumatori di informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso da parte dei cyber-criminali.
A trattare l’argomento ci ha pensato il report “Threatland” del Security Operation Center (SOC) il picco di queste operazioni si è registrato tra marzo e giugno. Solamente in Italia in questo arco di tempo sono state registrate 160mila campagne che hanno colpito soprattutto il settore bancario. Per questo motivo l’Agenzia delle Entrate ha chiesto a tutti i cittadini di prestare particolare attenzione all’indirizzo email del mittente, ma non solo. Infatti l’ente ha anche pubblicato un vademecum sul come comportarsi.
Agenzia delle Entrate, il vademecum contro le truffe di phishing: cosa bisogna fare
Secondo l’Agenzia delle Entrate sono diverse le spie del phishing che si riscontrano nell’allegato che addirittura contiene un finto documento per l’accertamento fiscale. Tra i loghi plagiati troviamo sia quello dell’Agenzia che del Ministro dell’Economia. Uno dei metodi per riconoscere la truffa quindi è fare molta attenzione agli errori grammaticali. Inoltre all’interno della comunicazione fraudolenta poi non potranno mancare minacce relative ad eventuali azioni legali.
Sempre l’ente tributario invita a fare attenzione a non firmare questo documento, visto che questa potrebbe essere utilizzata per ulteriori azioni illegali. Nel caso in cui all’interno della casella postale ci siano dei link è importantissimo non cliccarli in modo da evitare di fornire dati personali o rispondere al messaggio. Inoltre attraverso il portale agenziaentrate.gov.it sarà anche possibile avere tutti i contatti necessari per verificare quanto sia vero il messaggio ricevuto.
Proprio l’Agenzia delle Entrate fornisce a tutti i cittadini un vademecum sul come reagire a queste truffe e soprattutto come riconoscerle. La prima cosa è diffidare dai link abbreviati, visto che non permettono di scoprire all’utente in anticipo di cosa si parla.
Infine l’ultimo metodo per verificare il pericolo di phishing riguarda proprio la presenza di dati personali che non vanno mai inviati via per posta elettronica, visto che l’Agenzia delle Entrate non lo chiede mai in questo modo.