Ci sono importanti novità per i lavoratori dipendenti: dopo la sentenza della Corte Costituzionale possono sfruttare un nuovo beneficio.
Un prezioso vantaggio che riguarda moltissimi lavoratori dipendenti. E che fa seguito ad una sentenza con la quale viene di fatto ribaltato il contenuto di un Decreto Legislativo del 2001, modificando le regole in esso contenute. Ne è stata infatti dichiarata l’illegittimità costituzionale da parte della Corte costituzionale con la sentenza numero 99.
Essa fa riferimento ad un preciso articolo del DL 26 marzo 2001 numero 152 ovvero il numero 42 bis, comma 1. La premessa ‘in burocratese’ è necessaria per contestualizzare meglio quello che è l’argomento oggetto dell’importante novità che andrà a beneficio dei lavoratori. Scopriamo dunque di che cosa si tratta e cosa da oggi cambierà.
La disposizione oggetto della novità è quella relativa al Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, tematiche estremamente importanti e legate a doppio filo al mondo del lavoro; in merito alle quali, con il passare del tempo, sono andati aumentando i benefici rivolti ai neo genitori. Ma che cosa cambierà dopo la decisione della Corte costituzionale?
La norma oggetto della sentenza prevedeva, in caso di trasferimento temporaneo di un dipendente pubblico con figli di età non superiore a 3 anni, che esso non fosse consentito “ad una sede di servizio ubicata nella stessa provincia o regione nella quale è fissata la residenza della famiglia o nella quale l’altro genitore eserciti la propria attività lavorativa”. Si tratta però a detta della Cassazione, di una disposizione illegittima dal punto di vista costituzionale.
Quali sono le implicazioni pratiche di questa sentenza? Di fatto essa consente ai dipendenti pubblici con figli under 3 di chiedere la possibilità di essere assegnati, in via temporanea, ad una sede di sevizio ubicata nella provincia oppure nella regione nella quale la residenza della famiglia è fissata.
Si tratta di una decisione che, in tal modo, va a riconoscere l’importanza di garantire la vicinanza dei genitori al luogo di residenza ed al domicilio del minore. Il tutto sulla base di quanto previsto dal secondo comma dell’articolo 45 del Codice Civile. Un vero e proprio passo avanti nell’ottica di una sempre maggiore tutela dei diritti dei minori e dei loro genitori.