Spunta tutta la verità sulle utenze della luce e del gas e di come la scadenza del mercato tutelato rischia di cambiare le carte in regola.
Ormai è prossima la fine del mercato tutelato di luce e gas con date fissate per il 10 gennaio 2024 per il gas e il primo aprile per l’elettricità, come stabilito dalla legge. L’argomento del mercato libero e tutelato è al centro del dibattito da anni e viene anche menzionato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che prevede un “processo di piena liberalizzazione in materia di vendita di energia elettrica da realizzare entro il 2023”.
![Mercato libero gestori arricchiscono](https://abruzzo.cityrumors.it/wp-content/uploads/2023/12/Mercato-libero-05-12-2023-Abruzzo.cityrumors.it_.jpg)
La transizione al mercato libero nel corso di quest’anno ha subito diversi rinvii. Secondo una ricerca del portale Facile.it, un quarto degli italiani non è ancora informato sulla tipologia di mercato in cui si trova. La domanda che sorge spontanea è se il passaggio al mercato libero convenga o meno. A rispondere a questo quesito però ci hanno pensato dei dati pubblicati dall’Arera che ha già anticipato che il 2024 sarà diverso.
Mercato libero, cosa bisogna sapere: tutti i cambiamenti dal prossimo anno
Dal prossimo anno, secondo l’Autorità di Regolazioni per Energia, Reti e Ambiente (Arera) attualmente il 95% degli italiani passati al mercato libero nel 2023 paga di più, mentre solo il 5% risparmia. È importante notare che questa transizione non coinvolge tutte le famiglie, con il 50% (4,5 milioni di famiglie) che rimarranno nel mercato tutelato a causa della presenza di membri vulnerabili, over 75 o in condizioni di indigenza.
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Nonostante l’ultima proiezione, i dati degli anni precedenti mostravano come un mercato libero fosse più conveniente di quello tutelato con risparmi che si attestano fino al 30%. Allo stesso tempo però Arera rivela che lo scenario sarà completamente differente per il 2024, con un’inversione di rotta sostanziale tra mercato libero e tutelato a causa della progressiva rinegoziazione dei contratti a prezzo fisso.
Ripercorrendo le preferenze contrattuali degli italiani, nel 2022, la maggioranza aveva scelto dei contratti a prezzo fisso (90,5%), ma nei primi sei mesi del 2023 c’è stato un capovolgimento significativo. Infatti l’89% della popolazione ha optato per il prezzo variabile. Le offerte a prezzo fisso nel mercato libero per il gas sono mediamente più alte rispetto a quelle tutelate, raggiungendo una spesa annua prevista di 4.205 euro contro i 1.769 del mercato tutelato.
Anche per il prezzo variabile, le offerte del mercato libero sono superiori, con una media di 2.378 euro contro i 1.769 del mercato tutelato. Quindi nonostante l’entusiasmo iniziale, il passaggio al mercato libero potrebbe essere un vero e proprio autogoal per le famiglie italiane.