All’appello mancherebbero oltre 10 miliardi che potrebbero essere reperiti tagliando alcune detrazioni fiscali.
Nonostante il discusso aumento del deficit, sembrerebbe che i conti della prossima legge di bilancio non siano ancora in ordine e l’esecutivo starebbe per questo valutando nuove misure finalizzate a reperire le risorse mancanti.
La spending review sui conti pubblici sarebbe già in corso, ma potrebbe non essere sufficiente a garantire i circa 13 miliardi che mancherebbero all’appello e secondo quanto riportato da fonti non ufficiali, si starebbe facendo strada l’ipotesi di un taglio ad alcune detrazioni fiscali.
In particolare, tra le detrazioni fiscali che potrebbero essere ridotte figurano quelle relative agli interessi sul mutuo per la prima casa, alle spese sanitarie, veterinarie e infine a quelle universitarie. Per quanto riguarda l’entità del taglio, al momento non ci sono numeri certi ma sembrerebbe che almeno per quanto riguarda gli interessi dei mutui, la detrazione potrebbe scendere dal 19% al 17%.
Nel caso in cui il taglio alle detrazioni dovesse diventare realtà, i suoi effetti si vedrebbero a partire dal 2020, quando verranno presentate le dichiarazioni dei redditi relative al 2019, ovvero il primo anno in cui le detrazioni potrebbero essere calcolate in base ad eventuali nuove norme.