Le esportazioni abruzzesi crescono, ma attenti a cantare vittoria. I settori più produttivi

In Abruzzo crescono i numeri delle esportazioni in sede di bilanci nel 2023. Il risultato è però preoccupante se analizzato nell’ultimo quinquennio.

L’Abruzzo è una terra ricca di merci di ogni tipo. Tanti settori riescono a trovare il loro spazio nelle aziende abruzzesi, tanto da essere richiesti non solo in altre zone d’Italia ma anche all’estero. Il settore farmaceutico, quello tessile e quello agroalimentare, sono sicuramente dei punti fermi nei meccanismi d’esportazione di pezzi d’Abruzzo in ogni parte del mondo. Ma che dicono i dati?

SETTORI SEMPRE IN CRESCITA
SETTORI SEMPRE IN CRESCITA abruzzo.cityrumors.it

Aldo Ronci, per conto di Cna Artigiani Abruzzo, ha realizzato uno studio basandosi su dati forniti dall’Istat e da Coeweb, mettendo in luce due situazioni totalmente in contrasto tra loro: guardando soltanto all’anno 2023, i flussi commerciali di esportazioni dei prodotti abruzzesi, hanno subito un aumento decisamente importante ma la situazione cambia se si prende come periodo di riferimento il quinquennio 2018-2023.

I numeri abruzzesi

L’Abruzzo, nel 2023, non ha avuto nulla da invidiare a nessuno, anzi. Nello studio condotto da Aldo Ronci per conto di Cna Artigiani Abruzzo, basato su dati Istat e Coweb, emerge come nello scorso anno l’export abruzzese abbia subito un’impennata significativa:“Nel 2023 si è registrato un incremento di un miliardo e 209 milioni, corrispondente al 13,6%” riferisce Ronci.

Ecco dove orientarsi
Ecco dove orientarsi abruzzo.cityrumors.it

Tale crescita precisa Ronci, è avvenuta:”a fronte di una crescita nazionale pressoché nulla”. Ciò significa che si è venuta a creare una situazione in cui l’Abruzzo ha rappresentato quasi un’anomalia, in un anno, il 2023, che per il resto d’Italia non ha rappresentato una grande occasione di crescita. Questo meccanismo dice Ronci:”ha permesso all’Abruzzo di rimanere al quarto posto della graduatoria nazionale”.

Le cose cambiano però se si allarga la prospettiva e se, come periodo di riferimento, non si affronta soltanto l’ultimo anno ma l’ultimo quinquennio, quindi riferendo a un periodo che copre dal 2018 al 2023. In questo periodo, dice ronci:” l’export abruzzese è cresciuto solo del 14,9%, ovvero la metà di quello nazionale (+34,6%)”. Ciò cambia totalmente le prospettive dell’Abruzzo, in quanto ciò piazzerebbe la regione “al terzultimo posto della graduatoria nazionale, prima delle sole Val d’Aosta e Basilicata”. 

Per quanto riguarda i settori che, nel 2023, hanno trainato la crescita delle esportazioni, non ci si allontana tanto da quelli noti tradizionalmente come delle sicurezze: automotive e settore farmaceutico in Abruzzo possono vantare grandi stabilimenti  di multinazionali nell’area della Val di Sangro. Parlando invece della crescita provincia per provincia, viene fuori come tutte abbiano registrato degli incrementi: al primo posto c’è Chieti con 647 milioni, anche se Teramo è sicuramente quella che ha mostrato più versatilità e completezza nelle sue produzioni, spaziando in vari settori.

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