Lavoro, con la Legge 104 puoi stare a casa 2 anni in più? Il chiarimento

Quali sono le regole che consentono di assentarsi dal lavoro con le legge 104 fino a due anni. Requisiti e termini della misura.

La legge 104 del 1992 ha certamente rappresentato una svolta per le persone con disabilità e i loro familiari. Ha riconosciuto diritti e agevolazioni dal settore scolastico a quello lavorativo con il fine di dare pieno sviluppo all’autonomia sociale e personale dei disabili.

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Lavoro, con la Legge 104 puoi stare a casa 2 anni in più? Il chiarimento – Abruzzo.cityrumors.it

Come accennato la legge ha individuato dei diritti anche alle famiglie dei disabili, sottolineano il loro ruolo centrale nell’assistenza a nella cura del disabile. Un aspetto questo che si è evoluto nel tempo, seguendo anche i cambiamenti sociali, ampliando le opportunità di assistenza, soprattutto quella fornita all’interno del contesto domestico. Vediamo qualche dettaglio della possibilità.

Assistenza a casa per due anni, come si ottiene

La legge prevede che i familiari di disabili gravi possano assentarsi dal lavoro per 2 anni al fine di assistere il loro congiunto. Si tratta del congedo straordinario retribuito concesso su richiesta dal lavoratore dipendente per l’assistenza del coniuge, di un figlio, di un familiare disabile grave.

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Congedo per assistenza familiare, ecco come funziona- Abruzzo.cityrumors.it

I beneficiari della prestazione possono essere il coniuge convivente, i genitori, un figlio convivente, fratello o sorella del disabile conviventi. La convivenza deve essere dimostrata con la certificazione anagrafica. La persona da assistere poi non deve essere ricoverata tempo pieno in strutture di cura, a meno che non sia richiesta la presenza del caregiver dai sanitari.

Importante sottolineare che chi gode del congedo straordinario non può svolgere nel frattempo alcuna prestazione lavorativa. Rientrato in servizio il caregiver deve dichiarare l’assenza dal lavoro per lo svolgimento dell’assistenza al familiare disabile. La legge si è evoluta nel tempo. Infatti fino al 2022 solo un familiare poteva ottenere il congedo straordinario.

Ma con un successivo aggiornamento, il legislatore ha eliminato il principio del referente unico dell’assistenza, al fine di rendere meno gravoso e più efficace questo impegno. Significa che più persone possono assistere lo stesso familiare con disabilità grave, a giorni alterni.

In caso di assistenza a un figlio disabile, le assenze per congedo straordinario per ambedue non devono superare complessivamente il totale di 2 anni. Il congedo è retribuito è si riceve un’indennità pari all’importo dello ultimo stipendio, con riferimento alle voci fisse e continuative. Il periodo dell’indennità è coperto da contribuzione figurativa, valida per la pensione.

L’indennità non vale per la maturazione delle ferie, del TFR, della tredicesima e per gli avanzamenti di carriera. Altra novità introdotta di recente la concessione del congedo entro e non oltre 30 giorni della richiesta, da trasmettere all’INPS solo per via digitale con il modulo apposito. Alla domanda si allega la documentazione del disabile e si fornisce al datore di lavoro una copia della domanda con numero di protocollo.

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