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Economia e Finanza

L’Assegno Unico non basta? Ci pensa il Comune: a chi spetta e a quanto ammonta l’assegno a sostegno delle famiglie

L’Assegno Unico Universale per i figli potrebbe non essere sufficiente a garantire il sostegno necessario ai genitori per crescere ed educare un figlio senza fargli mancare nulla, per questo esiste un’altra misura ottenibile dal proprio Comune di residenza.

Aiutare le famiglie a crescere i figli è un imperativo categorico per ogni governo. In Italia da qualche anno a questa parte le detrazioni e gli aiuti precedentemente previsti per sgravare le spese delle famiglie sono stati sostituiti dall’Assegno Unico Universale, un assegno mensile che viene corrisposto dal settimo mese di gravidanza sino al compimento dei 18 anni del figlio senza tagli o modifiche d’importo.

Donna incinta stesa su pavimentoDonna incinta stesa su pavimento
L’Assegno Unico non basta? Ci pensa il Comune: a chi spetta e a quanto ammonta l’assegno a sostegno delle famiglie – abruzzo.cityrumors.it

Superata la maggiore età – qualora il figlio non fosse affetto da disabilità – è previsto un prolungamento della misura fino ai 21 anni se il figlio è iscritto all’università o comunque non produce reddito da lavoro. Inoltre i dipendenti pubblici possono anche chiedere la detrazione per figlio a carico finché questo non ha compiuto 31 anni.

La misura prevede che l’assegno mensile arrivi maggiorato da aggiunte nel caso in cui in famiglia siano presenti 2 o più figli, con la maggiorazione più importante per quelle famiglie che sono considerate numerose (3 o più figli). A questo sostegno vanno aggiunti il bonus nascite, il bonus asilo o badante, il bonus cultura e una serie di altre agevolazioni (come ad esempio l’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie) volte ad assicurare a tutti le medesime opportunità formative e di crescita.

L’Assegno Unico non è sempre sufficiente, in questi casi si può richiedere l’assegno di maternità

Sebbene l’aiuto fornito alle famiglie sia più sostanzioso che in passato, non sempre risulta sufficiente a garantire alle famiglie quella serenità economica necessaria. Ci sono realtà famigliari, specialmente al Sud, in cui lavora solo uno dei genitori e lo stipendio corrisposto è spesso appena sufficiente a gestire le spese mensili obbligatorie (utenze, tasse e beni di prima necessità).

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In simili situazioni l’Assegno Unico è sicuramente un aiuto gradito, ma potrebbe non garantire la possibilità di offrire al figlio tutto ciò che gli necessità per crescere sereno e dedicarsi esclusivamente alla formazione e alla ricerca di un percorso lavorativo. A queste difficoltà è legato a doppio filo il tasso di abbandono del percorso scolastico e anche la percentuale più bassa di laureati presenti sul nostro territorio.

Si tratta di una problematica complessa e articolata, per la quale sarebbe necessario lavorare su più fronti al fine di trovare una soluzione se non definitiva quantomeno capace di ridurre i disagi. Intanto per quei genitori che vivono queste difficoltà c’è la possibilità di richiedere al proprio Comune di residenza l’assegno di maternità. La misura è principalmente rivolta alla madri ma può essere estesa ai padri in circostanze particolari. Vediamo di seguito quali sono i requisiti necessari per ottenere l’assegno.

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Requisiti per l’Assegno di Maternità

L’assegno di maternità comunale è stato pensato per quelle donne che non hanno accesso a misure di indennità obbligatorie o con redditi bassi ed è cumulabile con l’Assegno Unico. La somma prevista viene erogata direttamente dall’INPS su richiesta del Comune, ma la gestione è completamente a carico dell’amministrazione comunale.

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Il beneficio è rivolto a tutte quelle madri biologiche che partoriscono o adottano il figlio nell’anno in cui viene fatta la richiesta. Tra gli altri requisiti che devono essere rispettati c’è ovviamente quello geografico: il richiedente deve risiedere in un comune italiano al momento della nascita o dell’adozione del bambino, sono incluse le cittadine italiane, europee comunitarie, ed extra comunitarie in possesso di regolare permesso di soggiorno.

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Per quanto riguarda i limiti reddituali, possono richiedere l’assegno tutte quelle famiglie il cui ISEE complessivo non superi i 20.382,90 euro. L’ammontare dell’assegno è di 407,40 euro mensili per un massimo di 5 mesi ed un totale di 2.037 euro. I padri possono fare richiesta in caso di decesso della madre, abbandono del minore o affidamento esclusivo. L’estensione è prevista anche nel caso di affido o adozione.