Le monete rare possono diventare un toccasana per far guadagnare tantissimo, basta dare una semplice occhiata: ne vale la pena se trovi un pezzo da 500 lire.
Ricavare una piccola fortuna dalla vendita di una moneta non è una cosa rara, specialmente alla luce di vecchi pezzi pregiati. Con una semplice 500 lire, infatti, si può guadagnare fino a 8mila euro. Controllare è l’unica cosa da fare, non c’è altra alternativa.
Le cifre guadagnate non cambieranno di certo la vita, ma potrebbero offrire una grande opportunità per chi le possiede. Si tratta di un piccolo bottino da racimolare e visti i tempi che corrono sarebbe quasi come un dono inaspettato, da qui la ricerca della moneta “preziosa”.
Le 500 lire che possono valere fra 5 e 8mila euro sono quelle del 1957 (Caravelle). Si tratta delle prime 500 lire realizzate in argento e con un design di natura storica. Sul rovescio della medaglia sono state infatti raffigurate la Nina, la Pinta e la Santa Maria: sono le tre navi di Cristoforo Colombo salpate nel Nuovo Mondo.
La moneta da 500 lire del 1957 (Caravelle) ha una forte valenza storica e rappresenta per gli esperti una importante opera nel mondo della numismatica. Ci sono alcune condizioni della moneta che sono senza ombra di dubbio motivo di grande importanza e valore.
Alcuni esemplari che hanno l’indicazione di moneta di “PROVA” possono infatti valere fra 5 e 8mila euro. In questi casi fanno la differenza diversi aspetti fra cui spiccano la tiratura e le condizioni della moneta (fior di conio è il massimo a cui si possa aspirare). Conservare un pezzo praticamente intatto ha come conseguenza quella di aumentarne il valore.
Sono diversi i fattori che influenzano il valore delle rare lire, in particolare lo stato di conservazione. Le monete da collezione, quelle non circolate, sono un altro esempio di pezzi con quotazioni nettamente più alte rispetto alla media. Il mercato del collezionismo vanta monete che possono valere veramente una fortuna.
Per ogni dubbio è consigliabile affidarsi a persone competenti e quindi rivolgersi agli esperti di numismatica. Soltanto così facendo, infatti, si può fare una valutazione corretta e certosina della moneta posseduta.