Tutto quello che devi sapere sull’indennità di accompagnamento anziani: quali sono i requisiti e come fare per la domanda.
Se abbiamo avuto a che fare con anziani non autosufficienti sappiamo quanto è difficile prendersene cura. Anche se sono in famiglia, cosa sempre più rara, gestire la disabilità è un problema grande. Bisogna lavorare e anche se abbiamo permessi proprio per familiari in queste condizioni non è possibile gestirli da soli. Una persona assunta appositamente per sostenerci ha dei costi che non sempre si ha la possibilità di coprire.
Inoltre a volte si ha bisogno di ausili che non vengono erogati dalle Asl e quindi è necessario più denaro per affrontare la difficile situazione. Fortunatamente la legge dice che si può richiedere un’indennità di accompagnamento per un familiare disabile o che comunque non è più in grado di condurre la sua vita in autonomia. Questa legge è fruibile da tutti quelli che si trovino in questa situazione al di là dell’età.
Ecco quali sono i requisiti per usufruire dell’indennità di accompagnamento e come fare per richiederla.
Come abbiamo detto la possibilità di un’indennità di accompagnamento è stata inserita per legge proprio per le persone disabili. Specificatamente si parlerà delle persone anziane che in percentuale sono molte di più. Comunque qualsiasi individuo, che non sia più autosufficiente, ha diritto all’indennità. Questo è il requisito essenziale per poterla richiedere; nel caso di un anziano possiamo dire che non deve essere più in grado di badare a se stesso fisicamente o che, per malattie degenerative del cervello, non è più capace di svolgere i minimi compiti quotidiani.
Per prima cosa il medico curante dovrà redigere un certificato specifico in cui vengono inserite tutte patologie afferenti l’anziano, quindi trasmetterà all’INPS il certificato dandoci una ricevuta e un numero di protocollo. A questo punto dovremo farci aiutare perché è piuttosto complicato l’iter, è meglio farci seguire da un Caf o da un patronato. Bisogna attraverso il portale dell’INPS inviare la domanda vera e propria. La commissione medica dell’Ente valuterà la domanda e proporrà una visita medica; se l’anziano non è trasportabile si può concordarne una domiciliare.
Al momento della visita bisogna munirsi di documenti e tessera sanitaria dell’anziano; certificato inviato dal medico, documentazione in originale e in copia dei vari referti che attestano le patologie. Arriverà poi l’esito via posta. L’indennità è di 527,16 euro mensili, il reddito dell’anziano non ha rilevanza perché tutti i disabili hanno diritto a questa indennità. Inoltre se si tratta di due coniugi tutti e due in condizioni di non autosufficienza possono ricevere l’indennità entrambi.