In pensione con soli 5 anni di contributi: ecco quando è possibile

I lavoratori che rispettano specifici requisiti, anche nel 2025, potranno lasciare l’impiego con soli 5 anni di contributi versati: i dettagli.

Il Governo sta valutando una serie di modifiche all’attuale sistema pensionistico in vigore. Oltre alla riforma delle pensioni, che prevede la proroga di alcuni meccanismi per l’uscita del lavoro in anticipo e gli aumenti delle varie prestazioni, l’esecutivo è al lavoro per fermare l’adeguamento dell’età pensionabile che scatterebbe dal 2027 in virtù della crescita della speranza di vita.

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In pensione con soli 5 anni di contributi: ecco quando è possibile (Abruzzo.cityrumors.it)

Nel frattempo, i lavoratori possono accedere alle varie forme di pensionamento in vigore, oltre alla tradizionale pensione di vecchiaia, per lasciare l’impiego. Tra queste rientrano dei meccanismi che consentono l’uscita avendo maturato solo cinque anni di anzianità contributiva. Scopriamo quali sono ed i requisiti necessari per accedere.

Pensione, come lasciare l’impiego con 5 anni di contributi versati

Nel 2025 i lavoratori possono contare su alcune forme di pensionamento anticipato che permettono di lasciare l’impiego prima di aver raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia (67 anni di età e almeno 20 anni di contributi). Il Governo, difatti, ha deciso di inserire nell’ultima Legge di Bilancio la proroga di Quota 103, Ape Sociale e Opzione Donna.

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Pensione, come lasciare l’impiego con 5 anni di contributi versati (Abruzzo.cityrumors.it)

Oltre a questi meccanismi, esiste una misura che permette l’uscita da lavoro avendo maturato solo cinque anni di contributi. Stiamo parlando della cosiddetta pensione contributiva di vecchiaia a cui possono accedere i lavoratori che hanno compiuto 71 anni di età e maturato un’anzianità contributiva di almeno cinque anni, ma i contributi, esclusi quelli figurativi, devono essere stati versati dopo il 1° gennaio 1996. L’assegno in questo caso, così come si può evincere dal nome, sarà calcolato con il sistema contributivo, dunque, potrebbe risultare molto basso per chi ha versato solo 5 anni di contributi.

Un’altra prestazione garantita per chi ha maturato 5 anni di contribuzione è l’assegno ordinario di invalidità che non deve essere confuso con l’assegno di invalidità civile. Questa misura è rivolta ai lavoratori con un grado di invalidità pari almeno al 67% e che hanno versato almeno 5 anni di contributi, di cui almeno 3 nell’ultimo quinquennio premia della domanda. Non sono previsti in questo caso requisiti anagrafici, ma è importante sapere che la prestazione viene erogata per un periodo di tre anni ed è possibile rinnovarla per periodi della stessa durata a patto che sussistano i requisiti medico legali previsti. La domanda per il rinnovo può essere presentata entro i 6 mesi dalla data di scadenza del triennio e sino al 120esimo giorno successivo alla stessa data. Dopo tre rinnovi, non è più necessario presentare domanda di rinnovo.

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