In arrivo il Bonus Tredicesima per tutti, il Governo anticipa il pagamento

Il Governo potrebbe anticipare il bonus previsto per gennaio 2025: tredicesima più ricca per questi lavoratori.

Le probabilità sembrano alte, così come le speranze dei lavoratori nelle ultime ore. Il Governo alle prese con il bilancio 2025, è seriamente intenzionato ad anticipare il bonus da 100 euro destinato ai lavoratori per gennaio 2025.

Bonus tredicesima per tutti
Dicembre più ricco per molti lavoratori: il bonus Tredicesima anticipato dallo Stato – abruzzo.cityrumors.it

Non si tratta della rivalutazione annua che, secondo altre indiscrezioni, potrebbe anch’essa essere anticipata nella busta paga dei dipendenti privati e nei cedolini della pensione di dicembre; bensì di un bonus mirato, versato una tantum, per omaggiare i lavoratori dipendenti.

Il motivo di questo anticipo è molto semplice: alleggerire l’impatto sui conti a gennaio, quando entrerà in vigore anche la manovra finanziaria (che prevederà un ulteriore dispendio di risorse economiche dalle casse dello Stato). Tuttavia, c’è da precisare che questa maggiorazione non è destinata a tutti, bensì ad una categoria ben delineata di lavoratori; ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e a chi spetta.

Il bonus ‘Befana’ diventa bonus ‘Tredicesima’: cos’è e a chi spetta

Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 30 aprile un decreto legislativo legato alla riforma fiscale, prevista dalla legge delega del 9 agosto 2023 (n. 111). Questa riforma mira a semplificare il sistema fiscale sia per le persone fisiche (IRPEF) che per le società (IRES), con lo scopo di renderlo più equo e trasparente.

cos’è e a chi spetta il bonus tredicesima
Tutto sul bonus tredicesima – abruzzo.cityrumors.it

Tra le novità, si prevede un nuovo regime fiscale per la tredicesima mensilità e un bonus di 100 euro per i lavoratori dipendenti, destinato a chi ha redditi più bassi e almeno un figlio a carico. Nel dettaglio, i lavoratori che riceveranno il bonus saranno coloro che si trovano nelle determinate situazioni:

  • reddito complessivo annuo: non superiore a 28.000 euro;
  • situazione familiare: il beneficiario deve avere un coniuge non separato e almeno un figlio a carico, oppure, in caso di assenza del coniuge, almeno un figlio a carico;
  • imposta lorda sui redditi da lavoro dipendente: deve essere superiore all’ammontare delle detrazioni spettanti. Ciò esclude i pensionati e coloro che ricevono assegni equiparati alle pensioni.

Il decreto è in fase preliminare e deve ancora essere esaminato dalla Ragioneria Generale dello Stato e dalle commissioni parlamentari, per assicurare che tutte le misure siano sostenibili dal punto di vista economico. Sebbene il costo complessivo della misura sia relativamente contenuto (circa 100 milioni di euro), resta necessario un decreto attuativo che stabilisca le modalità precise di accesso e fruizione del bonus.

Il Governo sta infatti valutando di anticipare il bonus a dicembre 2024, con un emendamento nella legge di conversione del Decreto Omnibus (Dl 113/2024). Tuttavia, ci sono alcuni dubbi legati a questo anticipo. In prima battuta, il decreto-legge deve essere convertito entro poche settimane, ma mancano ancora istruzioni operative precise da parte del Ministero dell’Economia.

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