Il Fisco annuncia lo stop degli avvisi bonari in questi mesi: i contribuenti possono stare tranquilli

Buone notizie per i contribuenti: ecco quali sono i periodi dell’anno in cui non riceveranno avvisi bonari dal Fisco.

Quello degli avvisi bonari per correggere errori e pagare sanzioni è sicuramente uno dei processi legati alle attività del Fisco più temuti dai contribuenti italiani. Solitamente può far seguito alla compilazione e all’invio della dichiarazione dei redditi ma non solo ed è la conseguenza dell’individuazione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, di eventuali inesattezze nella documentazione fornita. Richiedendo un intervento immediato per inviare nuovamente il materiale con le dovute correzioni.

Avvisi bonari del Fisco, quando è previsto lo stop
L’Agenzia delle Entrate chiarisce i periodi di stop dell’invio di avvisi bonari -Abruzzo.cityrumors.it

Chi ha scelto la PEC quale strumento per effettuare la ricezione di questi eventuali avvisi si trova così a controllarla con costanza per la paura che possa sfuggirgliene uno, ‘trasformandosi’, se non risolto in tempi rapidi, in qualcosa di ancor più serio. Ma attenzione, ci sono buone notizie: esistono due specifici periodi dell’anno nei quali è previsto lo stop all’invio di comunicazione ed inviti da parte del Fisco.

Fisco e avvisi bonari: quando è previsto lo stop

Tali periodi sono stati stabiliti mediante apposita normativa e consentono ai contribuenti di tirare una boccata di ossigeno in due determinati momenti dell’anno. Prima con il DL 223 del 2006 e successivamente con integrazioni indicate dal Decreto Adempimenti 2024, in tali periodi il Fisco dovrà obbligatoriamente interrompere l’invio di comunicazioni, salvo specifiche eccezioni che vedremo in seguito.

Circolare Agenzia delle Entrate su avvisi bonari: i chiarimenti
In quali casi l’Agenzia delle Entrate potrà inviare avvisi bonari anche nei periodi di stop -Abruzzo.cityrumors.it

Ma di quali giorni dell’anno si tratta? Lo stop ‘cade’ ogni anno nel medesimo periodo ed oltre agli avvisi bonari prevede l’interruzione della spedizione delle lettere di compliance, rimandando il tutto a data successiva e consentendo quindi ai cittadini di avere più tempo.

Ebbene si tratta di due interi mesi ovvero dal 1° al 31 agosto e dal 1° al 31 dicembre, ovvero quelli dedicati all’organizzazione delle vacanze e delle ferie e all’interruzione dell’attività lavorativa. Che, dunque, potranno essere trascorsi senza l’ansia di ricevere avvisi e sanzioni e di dover controllare costantemente la mail. Ma attenzione: nella circolare 9/E/2024 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che tale stop potrebbe venir meno.

Questo accadrà, nello specifico, qualora sussista un conclamato pericolo per la riscossione dei tributi. In questi casi la comunicazione verrà inviata indipendentemente dai periodi di stop anche se ciò non farà decorrere i termini a favore del contribuente per la risposta o il pagamento: essi rimarranno infatti sospesi fino al 4 settembre.

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