Con l’arrivo del nuovo anno finisce lo sconto sulla fornitura del gas. Ecco quanto dovremo pagare in più dal prossimo anno.
Brutte notizie per tutti, condomìni e utenti del servizio di fornitura. Con l’arrivo dell’anno nuovo torna l’aliquota IVA ordinaria per il gas metano. Al momento è ridotta al 5%, come previsto dal 2022, ma la misura era prevista fino alla fine del 2023, e al momento non sembrano essere previste proroghe. Questo porterà a un notevole aumento in bolletta per molti.
![Fornitura del gas, finisce lo sconto nel 2024](https://abruzzo.cityrumors.it/wp-content/uploads/2023/12/Gas-Abruzzo.Cityrumors.it-28122023.jpg)
La riduzione era stata attuata perché nell’autunno 2022 l’aumento del costo del gas, che era salito da 1 a 3 euro al metro cubo, aveva causato grossi problemi economici a tutti, dai proprietari immobiliari agli affittuari. Con preventivi astronomici per i condomìni nel periodo 2022-2023, il Governo aveva deciso di ridurre l’Iva dal 22% al 5% sulle forniture di gas. Ora che la guerra Israele-Hamas non sembra aver influito sul costo del gas, i preventivi degli amministratori di condominio per il 2023-2024 sono stati preparati considerando il costo del gas di nuovo a un euro al metro cubo, mantenendo però l’aliquota ridotta al 5%, che è stata prorogata fino a fine anno a settembre.
Fornitura gas, finisce lo sconto: quanto dovremo pagare
La misura, però, non è stata rinnovata per la Legge di Bilancio 2024. Di conseguenza dal primo gennaio torneremo al regime pre-emergenziale. Mentre sono stati introdotti diversi aiuti per le famiglie, incluso un contributo per i titolari di bonus sociale elettrico.
![Finisce lo sconto sulla fornitura del gas, ecco quanto si paga](https://abruzzo.cityrumors.it/wp-content/uploads/2023/12/Gas-sconto-Abruzzo.Cityrumors.it-28122023.jpg)
Sfortunatamente non ci sono novità positive per il gas, escludendo modifiche dell’ultimo minuto nel milleproroghe. Dal primo gennaio, quindi, tutti gli usi di gas metano (civili e industriali che siano) torneranno all’IVA ordinaria, che va dal 10 al 22% a seconda della situazione. L’IVA al 10% vale solo per gli usi civili e solo per i primi 480 metri cubi all’anno, oltre i quali la percentuale sale al 22%.
Molti condomìni che avevano fatto preventivi hanno impianti di riscaldamento e acqua calda centralizzati e contavano sul rinnovo della misura. Senza il suo aiuto, è probabile che finiranno l’anno in passivo. Naturalmente la misura non è costata poco allo stato: ridurre l’aliquota ha portato al risparmio di 670,08 milioni in tre mesi e 628,62 milioni per tutta l’IVA al 5%. Ora che il prezzo del gas al metro cubo si è abbassato la misura non è più giustificabile per il governo, che porterà ad aumenti in bolletta per tutti.