Bolletta dell’energia elettrica, cosa succede con la fine del mercato tutelato. Quali saranno le conseguenze per gli utenti.
Si avvicina una scadenza importante per molti utenti domestici di forniture di energia elettrica. Dal primo luglio in arrivo ci sarà la fine definitiva del mercato tutelato. Questo cambiamento riguarda tutti i clienti che non hanno fatto ancora ingresso nel mercato libero. Coinvolgerà diversi milioni di famiglie, così come già accaduto a gennaio per la fornitura di gas domestico.
Quali saranno gli effetti per i consumatori coinvolti? Le preoccupazioni sono tante, soprattutto per chi non ha una particolare dimestichezza con le offerte proposte dai numerosi fornitori presenti sul mercato. C’è intanto da dire che non il passaggio non coinvolgerà anche un’altra categoria di clienti: quelle che la norma indica come vulnerabili.
Energia elettrica, la fine del mercato tutelato
Con questo passaggio è comunque garantita la continuità del servizio e nessuno si ritroverà senza energia elettrica. Chi ha già provveduto al cambiamento di contratto con una fornitura sul mercato libero non avrà problemi, mentre chi non avrà indicato un nuovo fornitore, sarà cliente del servizio a tutele graduali.
La penisola è stata divisa in 26 zone e al termine di un’asta ogni zona ha un vincitore che è diventato fornitore di tutti i clienti che non hanno ancora aderito al mercato libero. Le condizioni definite dall’Arera (Autorità per la regolazione di energia reti e ambiente) saranno uguali in tutta Italia, per garantire parità di trattamento a tutti i clienti. La tariffa sarà a prezzo variabile indicizzata all’andamento del prezzo all’ingrosso.
Il servizio a tutele graduali avrà durata massima di tre anni, entro i quali chi entrerà in questa fornitura dovrà comunque individuare un nuovo fornitore nel mercato libero. Le tariffe applicate dal servizio a tutele graduale sono migliori di quelle del mercato libero con un risparmio notevole per i clienti finali. In particolare appare più bassa la quota fissa per la materia prima. Quindi chi non avrà aperto un contratto nel mercato libero si troverà a pagare di meno.
Un’altra categoria di clienti, invece, non passerà né al mercato libero né al servizio a tutele graduali. Si tratta dei cosiddetti clienti vulnerabili per i quali non è previsto alcun cambiamento. Per loro continuerà a funzionare il mercato tutelato, con fornitore e tariffe identiche, alle stesse condizioni economiche precedenti.
I clienti vulnerabili sono indicati dalla legge (utilizzatori di apparecchiature elettromedicali salvavita, over 75 anni, chi è in condizioni economiche svantaggiate, disabili, abitanti isole minori non connesse, chi vive in strutture abitative di emergenza per calamità). Le loro tariffe saranno meno costose di quelle del mercato libero, ma paradossalmente superiori a quelle del servizio a tutele graduali, che al momento risulta il più conveniente.