Cosa sta succedendo alla bollette energetiche? I costi salati che devono affrontare i consumatori sembrano sempre più alti. Ecco come cercare di difendersi.
Bollette che con la fine del mercato tutelato, sono previste in aumento per le famiglie. Ecco la triste realtà che si prospetta in questo inizio dell’anno. Il passaggio al mercato libero, infatti, non dà i risultati sperati e i costi a fine mese non sono destinati a diminuire, anzi le prospettive sono del tutto diverse.
Varie associazioni di consumatori, comprese quelle di professionisti nel settore della gestione delle forniture di elettricità, gas e telecomunicazioni registrano la tendenza agli aumenti delle bollette, con previsioni di spesa notevoli a fronte di ribassi annunciati, ma che non sono in vista per i consumatori, famiglie e piccole aziende.
La tendenza delle bollette, cosa verificare
La notizia è di quelle allarmanti, nonostante il calo del gas e dell’elettricità le bollette sono destinate a crescere. Il motivo è legato alla volatilità del mercato, ai costi dei trasporti, agli oneri di sistema e alla fine degli sconti sull’iva che dal 5 per cento tornerà al 22, con le evidenti conseguenze.
Inoltre la fine del mercato tutelato, il 10 gennaio per il gas, nei prossimi mesi per l’energia elettrica, non coincide con i cali sperati grazie alla concorrenza tra fornitori. I costi invece sono previsti tutti in crescita rispetto alle tariffe applicate precedentemente. Un’amara sorpresa per quanti speravano in prezzi più bassi. Secondo recenti studi la spesa per energia elettrica e gas per una famiglie nel corso di quest’anno arriverà a circa 1.750 euro.
Le prospettive di un ritorno alle tariffe precedenti all’emergenza Covid sono del tutto tramontate. Infatti la spesa nel 2024, rispetto al 2020, sarà superiore di circa 650 euro anche considerando consumi stabili. Le spese massime previste arrivano addirittura a 3.900 euro annuali, ben al di là dei 2.300 euro del 2020. L’unica nota positiva è comunque un calo rispetto al 2022, quando la crisi energetica raggiunse il suo apice.
In quell’anno di veri salassi per i consumatori, la spesa massima arrivò alla cifra di ben 6.500. Le tariffe furono bloccate in quell’occasione a 24 mesi prima dello scoppio della crisi, cosa che non succederà quest’anno. Purtroppo il calo del costo della materia prima metano non ha un peso determinante sulle bollette.
Solo con uno studio attento di tutte le voci presenti in bolletta e un confronto tra tutte le offerte presenti nel mercato, può essere possibile comprendere il reale costo della fornitura a fine mese. Solo così sarà possibile scegliere il fornitore che realmente conviene in base alle esigenze della famiglia. limitando realmente i costi in bolletta.