Dal 1999 mi sono impegnato in qualità di Presidente dell’ATO per affrontare le rilevanti criticità che affliggono il bacino fluviale dell’Aterno avviando azioni programmatorie e amministrative per consentire il prelievo di portata idrica dal lago di Campotosto e l’immissione nel fiume Aterno.
Successivamente, essendo stato designato Assessore ai Lavori Pubblici, ho manifestato ulteriore attenzione e definito successive attività progettuali ai fini dello sviluppo del progetto di interesse strategico denominato “Opere di derivazione e distribuzione della risorsa idrica dal Lago di Campotosto per uso plurimo nel baino dell’Aterno-Pescara”.
Oggi come allora continuo a credere che sia fondamentale un “aiuto particolare” dal lago di Campotosto per vincere l’emergenza nel bacino del fiume Aterno-Pescara: prendere un po’ d’acqua dal grande invaso per uso potabile ed ambientale.
Sarà quindi necessario garantire le attività legate ad un uso idropotabile efficiente e sostenibile della risorsa idrica nella valle aquilana, sia in condizioni ordinarie che in situazioni di emergenza.
È mio specifico interesse perpetrare la tutela ed il miglioramento dello stato ecologico del fiume Aterno assicurando i deflussi minimi del fiume attualmente compromessi a causa dei prelievi presenti senza lasciare da parte ed anzi implementando il miglioramento e la conservazione dello stato delle falde acquifere nel bacino del F. Aterno-Pescara, riducendo i prelievi in atto che ne hanno causato il depauperamento quali-quantitativo.
A mio avviso è impossibile inoltre ignorare il riefficientamento del sistema irriguo esistente al fine di diminuire le ingenti perdite del sistema di distribuzione ed irrigazione.
A tal fine l’intervento proposto prevede di derivare parte delle acque dal Lago ed utilizzarle, per usi plurimi, nel bacino del fiume Aterno con l’intento di assicurare i deflussi minimi del corso d’acqua per permettere l’autodepurazione ed il ripristino delle caratteristiche ambientali ed ecologiche essenziali, la disponibilità di nuove fonti idropotabili in grado di far fronte sia a situazioni ordinarie che di emergenza, migliorare e conservare lo stato delle falde acquifere nel bacino Aterno-Pescara, ripristinando, lungo il fiume, condizioni idromorfologiche naturali.
E’ inoltre da evidenziare che a valle della centrale la portata viene in parte immessa in una condotta acquedottistica per l’utilizzo, dopo essere stata potabilizzata, nella valle dell’Alto Aterno e nell’Aquilano e la parte restante viene immessa in un bacino di compenso prima del suo rilascio nel corso d’acqua al fine di ripristinare il deflusso ambientale-ecologico. Il progetto prevede un investimento complessivo di circa € 83.000.000.
Attualmente non risultano azioni politico-amministrative per pervenire alla successiva fase realizzativa del progetto inserito nell’ambito degli interventi previsti dalla “Legge Obiettivo”. È pertanto giunto il momento di tornare ad interessarsi alle realtà e alle necessità del nostro territorio cercando soluzioni ottimali e veramente efficaci ed efficienti.
Mimmo Srour (Candidato alla Camera dei Deputati Collegio L’Aquila-Teramo – Lista INSIEME)
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