Ottime notizie per tantissimi giovani ma un po’ meno buone per l’economia italiana: dal 2025 molti voleranno in Portogallo dove non si pagheranno tasse.
Per anni sono stati i pensionati a lasciare il “bel paese” e a volare in Portogallo dove non solo il costo della vita era inferiore rispetto all’Italia ma anche le tasse sulle pensioni erano molto più basse. Dal prossimo anno il nostro Paese potrebbe perdere anche moltissimi giovani.
Dal 2025, infatti, i ragazzi e le ragazze che decideranno di trasferirsi in Portogallo beneficeranno di enormi agevolazioni fiscali. Un colpo durissimo per l’economia dell’Italia dove le nascite sono ai minimi storici e manca “forza lavoro” giovane praticamente in tutti i settori.
Troppi trasferimenti di massa potrebbero davvero far crollare il sistema previdenziale. Del resto dal 2006 ad oggi, oltre il 90% dei neolaureati se ne è andato in cerca di fortuna o, almeno, di maggiori opportunità e di salari più alti. Nel nostro Paese lo stipendio medio è ancora fermo a circa 1500 euro al mese e non va di pari passo con l’aumento del costo della vita.
Le tasse, per quanto ridotte grazie al taglio del cuneo fiscale e all’abbassamento delle aliquote Irpef continuano ad essere alte se paragonate agli stipendi che non crescono da anni o, comunque, non crescono in misura adeguata per fare fronte all’aumento del costo della vita. E ciò che l’Italia perde, il Portogallo guadagna!
Zero tasse in Portogallo per chi si trasferisce: l’Italia rischia grosso
L’Italia, da anni, è stata colpita da una pesantissima denatalità: le nascite sono ai minimi storici. Siamo un Paese dove i single superano le coppie e le famiglie e anche chi è in coppia, molto spesso, sceglie di non avere figli o, al massimo, ne fa uno solo. Questo mette in crisi l’economia nazionale rendendo impossibile, di fatto, attuare una riforma completa delle pensioni e abbassare sotto un certo limite la pressione fiscale.
Oltre al crollo delle nascite l’Italia, da almeno 3 decenni, deve fare i conti anche con un altro dramma: la fuga dei cervelli. Giovani neolaureati che migrano verso altri Paesi e non tornano più. Che cosa hanno questi altri Paesi in più rispetto al nostro? Sicuramente ci sono più possibilità di fare carriera anche in giovane età; gli stipendi sono, mediamente, più alti e, spesso, le tasse sono più basse.
Se fino al 2023 erano i pensionati a scegliere il Portogallo come loro nuovo Paese, dal prossimo anno potrebbero essere tantissimi under 35 a fare questa scelta. Infatti, al fine di “ripopolare” il Paese con forza lavoro giovane, il Portogallo ha deciso di azzerare le tasse per le persone con meno di 35 anni che, non solo sposteranno lì la loro residenza, ma che si trasferiranno.
Non è necessario – come, invece accade in Svizzera o negli Stati Uniti – avere un contratto di assunzione con un’azienda del posto. Può trasferirsi chiunque abbia meno di 35 anni e dimostri di avere un reddito annuo fino a 28.000 euro. Una persona, quindi, può benissimo andare a vivere in Portogallo ma continuare a lavorare da remoto per l’Italia.
Dal prossimo anno, quindi, gli under 35 che si trasferiranno in Portogallo, avranno le seguenti agevolazioni fiscali:
- zero tasse il primo anno;
- esenzione delle tasse al 75% dal secondo al quarto anno;
- esenzione al 50% dal quinto al settimo anno;
- esenzione al 25% dall’ottavo fino al decimo anno.