Controlli del Fisco: si attivano subito se commetti questi errori, anche involontariamente

Come possiamo evitare dei controlli da parte del fisco? Ecco la risposta che devi assolutamente conoscere!

Ti sei mai chiesto quanto è probabile finire nel mirino dell’Agenzia delle Entrate? Quando si tratta di pagare le tasse, è normale avere qualche dubbio.

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L’Agenzia delle Entrate è pronta a intensificare i controlli – Abruzzo.cityrumors.it

Forse hai considerato l’idea di “arrangiare” qualche cifra nei tuoi documenti fiscali, sperando di passare inosservato. Ma è davvero così facile? E cosa succede se commetti errori, magari senza volerlo? Esploriamo le conseguenze.

Controlli del Fisco: si attivano se commetti questi errori fatali

Il governo, con la recente riforma fiscale del 2023, ha cambiato le regole del gioco per i controlli fiscali. L’obiettivo è rendere il sistema più semplice e meno ostile, ma senza perdere di vista il contrasto all’evasione. In parole povere, si cerca di evitare che gli errori avvengano anziché punirli dopo.

L’Agenzia delle Entrate si sta muovendo verso una cooperazione più stretta con i cittadini. La digitalizzazione dei servizi è uno dei pilastri di questa strategia, insieme a una maggiore trasparenza e informazione fiscale. La speranza è che i contribuenti si auto-correggano quando vengono avvisati di errori, evitando così sanzioni più pesanti.

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Attenzione a non commettere questi errori che potrebbero costare caro – Abruzzo.cityrumors.it

L’Agenzia ha un piano ben definito per combattere l’evasione. Ogni anno, si prevedono migliaia di controlli mirati, concentrati soprattutto sulle categorie a rischio. Le grandi imprese e le multinazionali sono particolarmente nel mirino. Ma non è solo una questione di numeri: l’Agenzia sta puntando sempre di più su controlli di qualità, utilizzando anche l’intelligenza artificiale per ottimizzare le procedure.

Ma quali sono gli indicatori di rischio evasione? L’Agenzia delle Entrate ne utilizza diversi per identificare i potenziali evasori. Questi indici si basano su diversi fattori, che vengono revisionati di anno in anno in base all’andamento dei fenomeni e ai nuovi comportamenti di evasione scoperti nel frattempo. Essi riguardano principalmente:

  • Incongruenze tra i dati dichiarati e quelli presenti nelle banche dati dell’Anagrafe Tributaria. Queste includono fonti informative da incrociare tra loro, come contributi Inps, dati aziendali tratti dal Registro imprese delle Camere di Commercio, atti registrati e trascritti nei pubblici registri immobiliari, possesso di veicoli iscritti al PRA, locazioni e affitti, dichiarazioni fornite dai sostituti d’imposta nelle Certificazioni Uniche e nei modelli 770, fatture elettroniche, sistema TS – Tessera Sanitaria, ecc.
  • Movimenti finanziari eccessivi o sospetti. Estrapolati dall’Archivio dei rapporti finanziari, questi movimenti non sono coerenti con il profilo reddituale e patrimoniale del contribuente. Ad esempio, un lavoratore con un basso stipendio o un imprenditore con ricavi e utili esigui che versano cospicue cifre sui propri conti correnti, acquistano titoli per importi considerevoli o dispongono operazioni in favore di altri soggetti.
Controlli del fisco attenzione a queste transazioni
Controlli del fisco a cosa prestare attenzione-Abruzzo.cityrumors.it
  • Variazioni reddituali o patrimoniali significative e ingiustificate. Queste variazioni non trovano giustificazione con quanto dichiarato e con il profilo del contribuente. Ad esempio, un disoccupato che diventa improvvisamente ricco, senza aver accettato eredità cospicue o avuto grosse vincite al gioco.
  • Ritardi o mancati pagamenti delle imposte: Gli omessi versamenti sono pesantemente sanzionati e lasciano presumere che le imposte dovute e liquidate non saranno pagate neanche in futuro.
  • Rapporti finanziari e commerciali con soggetti noti per pratiche di evasione. Questi includono pratiche come le “frodi carosello”, che si avvalgono di imprese cartiere per creare artificiosamente e poi far scomparire l’Iva, generando un danno per lo Stato.

Si possono stabile in quale probabilità verranno effettuati i controlli o le verifiche fiscali. Le probabilità di finire sotto i riflettori dell’Agenzia delle Entrate sono relativamente basse, considerando il gran numero di contribuenti attivi in Italia. Tuttavia, questo non significa che non ci sia vigilanza. Anche se il numero di controlli potrebbe essere in calo, l’efficienza è in aumento grazie all’uso di nuove tecnologie. L’obiettivo è fare meno controlli, ma più efficaci.

Sebbene la probabilità di controlli possa sembrare bassa, è sempre meglio essere prudenti. Evita errori involontari e rimani sempre aggiornato sulle regole fiscali. Alla fine, è meglio pagare le tasse in regola che rischiare brutte sorprese dall’Agenzia delle Entrate.

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