Contributi pensionistici: cosa devi regolarizzare entro giugno per non perdere tanti soldi

I lavoratori hanno un obbligo da portare a termine entro giugno in relazione ai contributi pensionistici. Vediamo qual è.

I contributi sono fondamentali per il calcolo dell’assegno pensionistico ma anche per capire con quale scivolo si può lasciare il mondo del lavoro. I lavoratori devono puntare ad accumularne il può alto numero possibile per ottenere più soldi.

Contributi. come regolarizzare entro giugno
Contributi pensionistici: cosa devi regolarizzare entro giugno per non perdere tanti soldi-Abruzzo.cityrumors.it

Quando si parla di contributi si intende le quote della retribuzione o del reddito di lavoro destinate al finanziamento delle prestazioni assistenziali e previdenziali ossia delle pensioni. Il versamento è obbligatorio nel momento in cui si avvia una qualsiasi attività lavorativa, sia da dipendente che da autonomo.

I contributi previdenziali sono i versamenti effettuati dal datore di lavoro nei confronti dell’ente previdenziale che riscuote i contributi per poter garantire la prestazione pensionistica. I contributi assistenziali, invece, sono effettuati all’INPS oppure all’INAIL per la copertura dei rischi di infortunio, malattia professionale, invalidità, malattia.

Il numero dei contributi sarà fondamentale per capire lo scivolo che si potrà utilizzare per andare in pensione (Quota 103 chiede 41 anni di contributi, Opzione Donna 35 anni, la pensione di vecchiaia 20 anni…) e per quantificare l’assegno pensionistico. Più contributi si avranno maggiore sarà la somma percepita. In relazione ai contributi non bisogna dimenticare un obbligo di Legge.

Come regolarizzare la contribuzione pensionistica entro giugno

L’INPS ha fornito le indicazioni per regolarizzare il versamento contributivo dei lavoratori distaccati all’esterno in nazioni non convenzionate con l’Italia. Occorrerà procedere entro il 17 giugno tramite le denunce Uniemens. L’onere è legato alla presenza di nuovi minimali retributivi che sono stati stabiliti per i lavoratori che svolgono attività in Paesi Extra UE. A fissare le retribuzioni convenzionali da usare nel conteggio dei contributi, i premi e le imposte sul reddito da lavoro dipendente il Decreto del 6 marzo 2024.

Contributi pensionistici lavoratori all'estero
L’obbligo per i lavoratori all’estero, ecco cosa bisogna fare-Abruzzo.cityrumors.it

Ricordiamo che i contributi per i dipendenti italiani all’estero devono essere calcolati sulla base di retribuzioni convenzionali che vengono fissate ogni anno tramite apposito Decreto. Parliamo delle stesse retribuzioni che servono per calcolare le pensioni e le prestazioni di disoccupazione, maternità e malattia.

L’obbligo di regolarizzazione vige per i datori di lavoro che assumono lavoratori italiani in Italia per poi inviarli in Paesi extra UE senza accordi per la sicurezza. Vale anche per le società costituite all’estero con partecipazioni italiane di controllo nonché per società costituite all’estero con persone fisiche o giuridiche italiane che partecipano in misura superiore a un quinto del capitale sociale.

Entro il 17 giugno dovranno regolarizzare in mesi di gennaio, febbraio e marzo senza pagare oneri aggiuntivi.

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