Che cosa succede con il cambio di residenza e la dichiarazione IMU. Così facendo puoi evitare sanzioni anche piuttosto salate.
L’IMU è l’imposta Municipale unica che devono versare tutti i proprietari di seconda casa o coloro che hanno abitazioni che appartengono ad una determinata categoria catastale. Ma cosa succede in caso di cambio di residenza?
In seguito alla pubblicazione del modello relativo alle dichiarazioni e alle istruzioni per il versamento dell’imposta IMU è stato chiarito un concetto relativo al cambio di residenza. Gli obblighi di legge sono piuttosto chiari e conviene non sbagliare perché le sanzioni applicate sono salatissime.
Cambio di residenza e dichiarazione IMU
Con il decreto del 30-10-2012 sono stati pubblicate le indicazioni per la dichiarazione IMU. I cittadini hanno a disposizione un apposito modello che permette di effettuare tale dichiarazione. In base a quanto stabilito dalla disciplina non è necessario presentare la dichiarazione IMU per l’abitazione principale.
In questa fattispecie, infatti, il Comune è già a conoscenza di tutte le informazioni relative alla residenza anagrafica. A tale proposito non è necessario comunicare i figli conviventi di età non superiori a 26 anni. Anche in questo caso il comune è a conoscenza di tutte le informazioni necessarie e permette di usufruire di una maggiorazione della detrazione di 50 euro.
Tuttavia, sono previste delle eccezioni a questa regola che sono state indicate dalle istruzioni ministeriali e fanno riferimento a:
- Componenti del nucleo familiare che hanno la residenza anagrafica in immobili diversi, ubicati nello stesso Comune.
- Abitazioni principali la cui superficie si estende su più territori comunali.
- In caso di separazione annullamento o cessazione del matrimonio.
- Per gli immobili posseduti dai cittadini italiani non residenti.
Vi è stato anche un chiarimento che ha a che fare con le pertinenze dell’abitazione principale, per le quali la dichiarazione IMU non deve essere presentata. Anche in questo caso infatti il Comune è in possesso di tutte le informazioni necessarie per effettuare il calcolo dell’imposta.
Sono classificate come pertinenze delle abitazioni principali tutte quelle unità immobiliari accatastate nelle seguenti categorie:
- C2, magazzini, locali di deposito, cantine e soffitte.
- C6, stalle scuderie e rimesse.
- C7, tettoie chiuse o aperte.
Ogni abitazione principale può avere fino ad un massimo di 3 pertinenze, appartenenti anche ad una categoria catastale diversa. Entro il suddetto limite il contribuente ha l’opportunità di stabilire a quali pertinenze applicare il regime agevolato ovvero l’aliquota ridotta e le detrazioni.