Nella nuova manovra finanziaria è stato deciso di non far pagare le tasse a chi ha meno di 35 anni: ecco quali sono le novità per il 2025.
Ogni volta che si inizia un’attività lavorativa, il pagamento delle tasse è un evento automatico che coinvolge qualsiasi persona, al di là degli anni. Si tratta di obblighi fiscali che, se non dovessero essere rispettati, possono causare delle serie conseguenze, che si tratta di sanzioni più o meno severe a seconda dei casi.

Soprattutto in questi tempi di crisi economica e finanziaria, con il tasso di inflazione in aumento e il caro vita alle stelle, le tasse rappresentano una bella batosta per chiunque. Il Fisco può diventare davvero un’ombra oscura per tutti coloro che fanno enormi sacrifici per andare avanti, soprattutto per i più giovani che fanno fatica a mettere soldi da parte.
Vista la situazione, nella nuova manovra finanziaria è stato deciso di aiutare gli under 35 e non far pagare le tasse. La scelta è quella di impiegare la leva fiscale con l’obiettivo di contrastare la fuga dei giovani dal paese. Una novità che è stata accolta con grande entusiasmo dalla popolazione.
Gli under 35 non dovranno più pagare le tasse dal 2025
Il governo ha deciso di aiutare i giovani e alleggerire il carico fiscale. Gli under 35 non pagheranno più le tasse dal 1 gennaio 2025, grazie alla manovra finanziaria che ha ampliato il regime agevolato chiamato “Irs Jovem”, con l’obiettivo di bloccare l’emigrazione di massa e far rimanere i giovani qualificati.

La decisione però non è stata presa dall’esecutivo italiano, bensì è una misura che riguarda il Portogallo, in cui i giovani potranno godere di un’esenzione totale o parziale delle tasse sui redditi da lavoro dipendente o autonomo. In sostanza, ci sarà una riduzione progressiva dell’imposizione fiscale:
- esenzione del 100% nel primo anno lavorativo,
- esenzione del 75% dal secondo anno lavorativo;
- esenzione del 50% dal quinto al settimo anno;
- esenzione del 25% dall’ottavo al decimo anno.
Per poter accedere a questa misura, che è stata estesa da 5 a 10 anni, non sarà più fondamentale aver completato il ciclo di studi e potrà essere usufruita da chi ha compiuto fino a 35 anni di età. Un’agevolazione che potrà essere ottenuta anche ai cittadini stranieri sotto ai 35 anni e che scelgono di trasferirsi in Portogallo per lavorare.
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Pagare le tasse in Italia: ecco com’è la situazione dei giovani
Mentre in Portogallo c’è una svolta positiva per quanto riguarda gli aiuti economici ai giovani, in Italia si guarda da tutt’altra parte. Basti pensare che ci si sta preparando a innalzare l’età pensionabile, che nel 2051 potrebbe arrivare a sfiorare i 70 anni, con i giovani precari che, con ogni probabilità, rimarranno senza un euro sul conto corrente.

A ciò bisogna aggiungere che con l’arrivo del 2025 è andato via anche il bonus prima casa per gli under 36, che consentiva loro di ottenere una esenzione dalle tasse di registro, ipotecaria e catastale per chi aveva un ISEE fino a 40mila euro. I giovani, inoltre, hanno avuto pochissimo spazio, se non per niente, all’interno della Legge di Bilancio, che ha eliminato pure la detrazione per i figli o le figlie a carico over 30, tranne per i casi di disabilità.
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Il governo italiano, sebbene a parole sia nell’ottica di spingere le giovani donne e i giovani uomini verso l’autonomia, resta ancora ben lontano dal promuovere una loro indipendenza economica, visto che la Manovra è monca di incentivi finalizzati agli under 35.