Il pignoramento della casa è un rischio concreto se si hanno debiti con lo Stato. Ma ci sono delle circostanze in cui ci si può salvare.
Le cartelle esattoriali sono la preoccupazione, per non dire l’incubo di molti contribuenti. A chiunque, infatti, può succedere, per svariate motivazioni professionali e, in generale, di vita, di essere in debito con lo Stato. Il rischio concreto di perdere tanto, fino alla casa, c’è. Ma, fortunatamente, c’è anche la possibilità di difendersi. Ecco come.
Non per voler fare gli inguaribili ottimisti, ma c’è da dire, preliminarmente che, a volte, le richieste di pagamento sono illegittime e che, quindi, tutto si possa sgonfiare come una bolla d’acqua, senza che ci si faccia spaventare dallo spauracchio del pignoramento della casa.
Ciò detto, va comunque sottolineato che il pignoramento dell’abitazione è una delle conseguenze più gravi che possono derivare da tasse e tributi non pagati. Perdere la propria casa, sia essa quella in cui si vive o una seconda abitazione, è una situazione da evitare a tutti i costi. Ma come possiamo farlo?
Come evitare il pignoramento della casa
Innanzitutto non vanno alimentati falsi allarmismi: l’Agenzia delle Entrate non procede immediatamente al pignoramento. Prima di avviare qualsiasi azione esecutiva, il debitore riceve notifiche che offrono ulteriori possibilità di pagamento o la possibilità di richiedere una dilazione del debito.
L’Agenzia delle Entrate procede al pignoramento dell’immobile per poterlo rivendere all’asta e recuperare le somme che il debitore non è riuscito a saldare. Tuttavia, esistono delle tutele per il debitore, specialmente per l’abitazione principale. La legge italiana prevede che, in determinate circostanze, la casa in cui si vive può essere esente dal pignoramento o soggetta a restrizioni.
Il processo inizia con la notifica della cartella di pagamento. Se il contribuente non paga entro il termine previsto, l’Agenzia può avviare il pignoramento. Prima di arrivare a questo punto, viene inviata un’intimazione al pagamento, offrendo un’ulteriore opportunità per saldare il debito. Il debitore può comunque chiedere una dilazione del pagamento, che sospende i termini del pagamento.
Ci sono situazioni specifiche in cui il pignoramento della casa è vietato. Ad esempio, l’abitazione principale non può essere pignorata se non rientra nelle categorie di lusso e il valore dell’immobile è inferiore a 120.000 euro, oppure se il debito totale non supera tale cifra. Inoltre, devono essere trascorsi almeno sei mesi dall’iscrizione dell’ipoteca sull’immobile senza che il debito sia stato pagato.