La “Carta Dedicata a te” è volta all’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità. Attenzione, però, perché si può perdere il diritto.
Come abbiamo appreso nelle scorse settimane, a partire dal mese di settembre, il Governo presieduto da Giorgia Meloni ha istituito la “Carta Dedicata a te”, una social card con cui le famiglie meno abbienti potranno acquistare generi alimentari e beni di prima necessità. Attenzione, però, perché non tutti potranno riceverla.
Si tratta di una misura di welfare con cui l’Esecutivo vuole mitigare le difficoltà economiche di una vasta platea di cittadini e contribuenti. La “Carta Dedicata a te”, infatti, è destinata alle famiglie più in difficoltà e consente l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità. Com’è noto, infatti, la crisi inflattiva che vive il nostro Paese ha coinvolto anche questo settore, rendendo per molti cittadini un vero e proprio incubo anche solo fare la spesa.
A partire da settembre 2024, le famiglie italiane idonee riceveranno un contributo economico di 500 euro tramite carte elettroniche prepagate, rilasciate da Poste Italiane tramite Postepay. Questa misura si inserisce in un ampio programma di sostegno economico alle famiglie, puntando a offrire un aiuto concreto a chi ne ha più bisogno, attraverso una procedura semplice e diretta. Per ulteriori dettagli, è possibile consultare il sito ufficiale o visitare gli uffici postali di zona.
Carta Dedicata a te: perché non tutti riceveranno l’importo
In totale, saranno distribuite 1.330.000 carte prepagate, le quali saranno consegnate agli uffici postali abilitati. Le carte nominative diventeranno operative con l’accredito del contributo e dovranno essere utilizzate entro il 28 febbraio 2025. È importante che il primo pagamento venga effettuato entro il 16 dicembre 2024, altrimenti si perderà il diritto al beneficio.
La selezione dei beneficiari avverrà automaticamente tra coloro che soddisfano i requisiti stabiliti, senza necessità di fare domanda. I criteri di priorità favoriranno i nuclei familiari con almeno tre componenti, con bambini minori (dando precedenza ai più piccoli) e con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) più basso.
I destinatari devono essere residenti in Italia e avere una certificazione ISEE ordinaria, valida e non superiore a 15.000 euro all’anno, rilasciata entro il 24 giugno 2024.
Non possono accedere al contributo le famiglie che, alla data di entrata in vigore del Decreto Interministeriale del 4 giugno 2024, siano beneficiarie di misure di sostegno come l’Assegno di Inclusione, il Reddito di Cittadinanza, la Carta Acquisti, o altre forme di assistenza economica nazionale, regionale o locale.
Inoltre, i nuclei familiari con componenti che ricevono forme di sussidio per disoccupazione involontaria come la NASPI, l’indennità di disoccupazione per collaboratori, o altri tipi di integrazione salariale non saranno idonei.
