Canone RAI, ci sono delle circostanze nelle quali non si versa con un contratto di locazione. Vediamo di che cosa si tratta.
Il canone RAI è dovuto da chiunque detenga un apparecchio televisivo. Si paga una volta all’anno e solo una volta per nucleo familiare, purché i componenti della famiglia siano residenti nella stessa casa. Anche chi risiede all’estero deve pagare l’abbonamento se detiene in Italia una casa nella quale ci sai un televisore.
Queste sono le indicazioni di carattere generale per avere una prima idea di chi sia tenuto al pagamento, ma ci sono delle particolarità da considerare, introdotte dal legislatore che cambiano un po’ le cose. Vediamo. Si presume il possesso della televisione, se esiste un’utenza per l’energia elettrica nell’abitazione dove la persona ha la residenza anagrafica. Poi il pagamento del canone avviene attraverso l’addebito in bolletta elettrica.
Canone RAI, non si paga in questa situazione
Dunque il pagamento del canone è connesso al possesso di un’utenza elettrica nella casa di residenza. Esistono però dei casi di esonero dei quali tener conto. In generale un cittadino che ha un’utenza di energia elettrica per uso residenziale, può evitare l’addebito del canone in bolletta, se dichiara che in nessuna delle case dove è attivata un’utenza elettrica di cui è titolare è presente una televisione (propria o di un componente della famiglia).
In una situazione del genere si deve compilare la dichiarazione sostitutiva con un modello prestampato presente nel sito dell’Agenzia delle Entrate. Ma la casistica è abbastanza vasta e si complica in presenza di varie abitazioni con utenze elettriche attive e in locazione. Si può dire che frequentemente un inquilino è tenuto al pagamento del canone se l’utenza elettrica della casa è intestata a lui e nell’abitazione si trova un apparecchio televisivo.
Ma c’è anche la possibilità che il conduttore di un appartamento (l’inquilino) non sia obbligato a pagare il canone. Vediamo. L’inquilino vive in un appartamento con un’utenza elettrica intestata al proprietario dell’appartamento. Nella casa poi è presente un apparecchio televisivo. In questo caso il conduttore non può presentare la dichiarazione sostitutiva, in quanto non è titolare del contratto di fornitura elettrica.
Ma occorre fare un’osservazione molto importante. L’inquilino deve pagare il canone RAI, indipendentemente dall’intestazione del contratto di fornitura elettrica e dalla proprietà dell’appartamento, perché nella casa presa in affitto detiene una televisione. Il pagamento si fa con modello F24.
Tuttavia l’inquilino non deve pagare il canone RAI per l’appartamento in locazione se è membro di una famiglia anagrafica che già versa il canone (per esempio ha la residenza anagrafica nella casa dei genitori). Oppure in un’altra casa è intestatario di contratto di utenza elettrica per uso domestico per il quale è già addebitato il canone. In situazione di questo genere non si deve presentare comunque la dichiarazione sostitutiva.