Canone Rai, la manovra conferma la batosta: quanto si dovrà pagare nel 2025

Il pagamento del Canone Rai continuerà anche nel 2025 ed anzi la tassa subirà un aumento rispetto all’anno passato: di quanto si tratta e quando va pagato.

Sono decenni che si parla del Canone Rai, sia per la questione evasione che della possibile cancellazione di questa tassa. Più volte i vertici Rai hanno ribadito l’importanza di questo introito statale per poter garantire la qualità e la quantità di intrattenimento offerto nel corso dell’anno e per tale ragione il governo ci pensa bene prima di prendere una decisione che potrebbe danneggiare il principale organo di divulgazione in proprio possesso.

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Canone Rai, la manovra conferma la batosta: quanto si dovrà pagare nel 2025 – abruzzo.cityrumors.it

La questione evasione è stata risolta in maniera definitiva dalla decisione dell’ex governo Renzi di inserire una quota mensile per dieci mesi all’interno della bolletta della luce. Adesso, dunque, chiunque abbia un’utenza elettrica paga il canone con la bolletta e chi non ha modo di vedere i canali Rai in nessun modo, nemmeno un computer che si collega al web, deve fare richiesta di esonero annualmente prima del 31 gennaio.

Superata quella data, infatti, i primi sei mesi dell’anno verranno addebitati e si potrà richiedere l’esonero solo a partire dal 31 luglio per i successive 6 mesi. La cifra da versare è irrisoria e decisamente inferiore a quella che molti pagano per usufruire dei contenuti sulle piattaforme digitali, ma allora perché viene percepita come iniqua?

Il motivo risiede nell’apertura dell’emittente statale agli introiti derivanti dalla pubblicità. L’utente medio si chiede perché la concorrenza riesce a sopravvivere e guadagnare dalla sola pubblicità, mentre la Rai necessità anche del canone annuo di tutti gli italiani per rientrare nei costi.

La proposta della Lega per la rimozione del Canone Rai

Ogni anno il dibattito sull’utilità reale e sulla necessità del Canone Rai infiamma non solo il comune uomo della strada ma anche il dibattito politico. Da svariati anni, infatti, la Lega (che fa parte della maggioranza di governo ormai da parecchio tempo) propone soluzioni alternative per consentire l’abolizione definitiva o quantomeno il taglio della tassa sulla televisione.

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La proposta della Lega per la rimozione del Canone Rai – abruzzo.cityrumors.it

Anche nel 2024, per l’esattezza nel mese di Novembre mentre le discussioni sulle misure da inserire nella Manovra erano ferventi, il partito capitanato da Salvini ha proposto la conferma definitiva del taglio della tassa a partire dal 2025. Chiaramente la proposta riportava un’alternativa di guadagno che riguardava l’innalzamento dei tetti degli introiti pubblicitari.

Nello specifico se la proposta fosse passata, la Rai doveva cercare ulteriori finanziamenti esterni per il proprio sostentamento, il che – una volta raggiunti gli accordi – avrebbe portato ad un aumento ulteriore degli spazi pubblicitari durante la programmazione.

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Proposta bocciata e aumento del Canone Rai

Consapevoli che un’abolizione totale della tassa non avrebbe incontrato il parere favorevole degli altri partiti – compresi quelli dell’opposizione – la Lega aveva proposto di mantenere l’ammontare del canone a 70 euro annui esattamente come quest’anno. La proposta però non è stata accettata dal resto della maggioranza e dunque a partire da quest’anno si torna a pagare 90 euro all’anno.

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Proposta bocciata e aumento del Canone Rai – abruzzo.cityrumors.it

Il Canone Rai non verrà nemmeno scorporato dalla bolletta della luce come richiesto ormai anni addietro – in periodo di governo Draghi – dall’Unione Europea. Dunque chiunque non ha diritto all’esenzione si ritroverà addebitati 9 euro al mese per 10 mesi a partire dal mese di gennaio.

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Al di là dell’improbabile caso di cittadini senza alcun dispositivo utile per vedere i canali Rai, sono esonerati dal pagamento del Canone i militari, i diplomatici esteri che risiedono all’interno del territorio italiano, quelli italiani all’estero, e i cittadini che hanno superato i 75 anni di età.

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