Buoni fruttiferi Poste, brutta sorpresa per i clienti: è successo in questi giorni

Buoni fruttiferi postali, una amara novità per i clienti. Vediamo nel dettaglio il cambiamento che non farà felici gli acquirenti.

L’economia locale è strettamente connessa a quella internazionale. Basta osservare gli effetti degli aumenti dei prodotti petroliferi sui carburanti in Italia o le fluttuazione dell’indice del mercato del gas di Amsterdam che determina i costi  anche nel nostro Paese. Una connessione importante la vediamo con le decisioni della Banca Centrale Europea (BCE), ultima delle quali pochi giorni fa.

Buoni fruttiferi postali gli effetti dalla decisione BCE
Rendimenti dei Buoni fruttiferi Poste, cosa succede? – abruzzo.cityrumors.it

La banca con sede a Francoforte ha infatti ha deciso da pochissimo un altro taglio del costo del denaro, abbassando di 25 punti base i tassi di riferimento. Nel dettaglio i tassi sui depositi sono al 3,25%, il tasso di rifinanziamento al 3,40% e infine il tasso sui prestiti marginali al 3,65%. Ma quali sono gli effetti sui risparmiatori e gli investitori italiani?

Buoni fruttiferi Poste, cosa sta succedendo

I movimenti del costo del denaro si riflettono immediatamente sui prodotti di investimento a reddito fisso, come sono appunto i Buoni fruttiferi postali (BFP). Quando i tassi salgono, chi emette il titolo incrementa i rendimenti dei nuovi prodotti presentati ai clienti, andamento contrario in caso di tassi in calo, con rendimenti minori.

Buoni fruttiferi Poste, taglio degli interessi di rendimento
Amara sorpresa per i Buoni fruttiferi postali, i rendimenti calano – abruzzo.cityrumors.it

Per i titoli già messi si applica invece il meccanismo conosciuto come aggiustamento del prezzo. Come è noto i tassi della BCE, riferimento per i vari tassi applicati a livello nazionale, sono in rallentamento da diverso tempo e quindi i prodotti di investimento a tasso fisso, come i BFP, hanno rendimenti in calo da mesi. Ma questo calo non vale solo per le emissioni future. Anche quelli appena emessi hanno ridotto i rendimenti lordi a scadenza.

A prendere la decisione la Cassa Depositi e prestiti che emette i buoni fruttiferi postali e in particolare alcuni prodotti: il Buono 4 anni Plus e il Buono 4 anni risparmiosemplice. Le nuove serie in emissione hanno dei tagli sui rendimenti. Per i primi si passa dall’1,75% all’1,50%, mentre per i secondi dal 3,50% al 2,50% nella versione premiale.

Anche il Buono 3×2 ha subito un taglio dal 2% all’1,75%. I tagli influiscono anche sui buoni a lunga scadenza come il Buono 3×4 e il Buono ordinario. I primi rendono al lordo il 2%, mentre un anno fa era riconosciuto il 3,25% annuo lordo a scadenza. I Buoni ordinari scendono dal 2,50% dell’ultima serie all’attuale 2,25% lordo.

Quindi i clienti di Poste italiane si trovano di fronte prodotti con tassi decisamente inferiori rispetto a quelli di un anno fa e in termini di guadagno i margini certamente scendono in maniera decisa soprattutto per gli investimenti sul lungo periodo, secondo il parere degli esperti.

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