Il 2024 sarà un anno fortunato per chi ha più di 75 anni: le pensioni aumenteranno. Vediamo insieme tutte le novità in arrivo.
Con la nota di aggiornamento al Def può dirsi approvata la legge di Bilancio 2024. Le novità più importanti riguardano i pensionati con più di 75 anni. In questo articolo vi spieghiamo cosa succederà a partire dal prossimo anno.
La tanto attesa Nadef – nota di aggiornamento al documento di Economia e Finanza- il Governo Meloni ha finalmente potuto fare il punto della situazione e approvare la legge di Bilancio 2024. L’Esecutivo per il 2024 disporrà di solo 20 miliardi di euro contro i 35 miliardi del 2023. E di questi solo 2 miliardi potranno essere destinati alle pensioni. Va da sé, quindi, che siamo ben distanti dall’abolizione della legge Fornero. Tuttavia qualche passo avanti verrà fatto, soprattutto per quel che riguarda l’aumento delle pensioni minime.
Pensioni: cosa accadrà nel 2024
Il Governo Meloni ha approvato la legge di Bilancio 2024. Nonostante le risorse finanziarie siano poche, le pensioni minime aumenteranno. Vediamo insieme cosa cambierà.
Risorse troppo scarse per estendere a tutti Quota 41 che, almeno per il 2024, resterà nel cassetto e continuerà ad essere riservata solo a pochissime categorie: disabili almeno al 74%, addetti a mansioni gravose e disoccupati. Requisito indispensabile per accedere a questa misura di prepensionamento resta aver versato almeno un anno di contributi prima di aver compiuto 19 anni. Ufficiale la riconferma di Quota 103, Ape sociale e Opzione donna che, dal 2024, tornerà ad essere accessibile a 58 anni anziché 60 anche per le lavoratrici senza figli.
E per quanto riguarda le rivalutazioni? La mancanza di adeguate risorse rende impossibile la rivalutazione al 100% dell’inflazione per tutte le fasce. Nel 2023 le pensioni erano state rivalutate dell’8%, nel 2024 non si potrà arrivare a tanto in quanto – come visto – il Governo disporrà non più di 35 miliardi di euro ma solo di 20. Dunque l’Esecutivo ha deciso che solo le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo saranno rivalutate al 100% dell’inflazione mentre quelle comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo saranno rivalutate solo all’85%. Gli assegni previdenziali più alti, invece, potrebbero rimetterci in quanto la rivalutazione potrebbe essere tagliata di due punti percentuali.
Ottime notizie, invece, per i pensionati con almeno 75 anni che percepiscono la pensione minima. Anche se gli assegni minimi non arriveranno ancora a 1000 euro al mese come vorrebbe Forza Italia, gli aumenti ci saranno. Nel 2023 le pensioni minime per chi ha 75 anni o di più sono state rivalutate del 6,4% passando da 563,74 a 600 euro al mese. Nel 2024 aumenteranno ancora e si prevede che arriveranno a 670 euro al mese. Infatti oltre all’indicizzazione che riguarderà tutti gli assegni, le pensioni minime degli over 75 saranno rivalutate ulteriormente del 2,7%. Il traguardo dei 1000 euro resta comunque un obiettivo di legislatura del Governo esattamente come obiettivo di legislatura resta l’abolizione definitiva della legge Fornero.