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Economia e Finanza

Bonus in busta paga da gennaio 2025: non sarà per tutti, l’amara sorpresa

Da gennaio del 2025 arriverà un nuovo bonus in busta paga, ma non sarà per tutti. L’amara sorpresa lascia molti italiani senza parole.

Oggi vogliamo analizzare più da vicino cosa dice la legge di bilancio per un bonus atteso da milioni di famiglie nel nostro paese. Parlare durante le feste di soldi per alcuni può sembrare pesante, in realtà è qualcosa che viene spontaneo anche di fronte a tutte le rinunce che molti di noi sono stati costretti a fare. Proprio per questo si spera che già a partire dal prossimo anno la musica possa cambiare a fronte dei tanto chiacchierati provvedimenti lanciati dal governo Meloni.

Bonus in busta paga da gennaio 2025: non sarà per tutti, l’amara sorpresa (Abruzzo.CityRumors.it)

Oggi la classe media in Italia si sta sempre più impoverendo, trovandosi a dover fronteggiare un sempre più palese crisi legata all’inflazione. I prezzi aumentano e gli stipendi rimangono gli stessi, un dramma che riguarda moltissime famiglie. Presto però la situazione è destinata a cambiare e si spera in meglio anche se le novità positive non riguarderanno tutti. Andiamo a vedere chi si troverà in difficoltà e chi invece vedrà gran parte dei suoi problemi risolti.

Bonus in busta paga, ma non per tutti

La Legge di bilancio 2024 ha effettuato un pesante taglio al cuneo fiscale che porterà a un bonus in busta paga per un’ampia fetta del nostro paese. Oltre a questo sarà possibile anche effettuare delle importanti detrazioni IRPEF per i lavoratori dipendenti. L’obiettivo principale era quello di andare a incrementare il potere d’acquisto dei dipendenti e dunque stimolare anche, in maniera indiretta, l’occupazione. Il taglio del cuneo fiscale è dunque stato messo in pratica per ridurre quella che è la differenza tra il costo del lavoro che sostiene il datore di lavoro e quello che invece entra direttamente in tasca al lavoratore.

Bonus in busta paga, ma non per tutti (Abruzzo.CityRumors.it)

Il bonus in busta paga arriverà ai titolari di reddito di lavoro dipendente eccezion fatta da chi è precettore di redditi da pensione con un reddito che non supera i 20mila euro. Il bonus non sarà tassato e sarà presente come cash in busta, a favore dunque di un’ampia fetta di popolazione.

L’indennità viene calcolata in base alla fascia di ISEE. Sarà del 7.1% a chi non percepisce più di 8500, del 5.3% per chi si muove tra 8500 e 15000 e 4.8% per chi prende più di 15mila.

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E chi ha un reddito sopra i 20mila?

Cosa accadrà invece a chi ha un reddito superiore ai 20mila euro? Sarà riconosciuta una detrazione dall’IRPEF rapportata a quello che è il periodo di lavoro. L’importo sarà pari a mille euro se l’ammontare del reddito è tra 20mila e 32mila.

E chi ha un reddito sopra i 20mila? (Abruzzo.CityRumors.it)

Se invece il reddito è superiore si dovrà effettuare un nuovo calcolo che riguarderà anche il reddito netto fino all’azzeramento dello stesso qualora il reddito fosse troppo elevato.

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Un bonus dunque che non sarà riconosciuto a tutti, ma per qualsiasi fascia ci saranno delle agevolazioni.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.