Finalmente arriva un bonus ricchissimo che solleverà le preoccupazioni degli italiani. Non tutti, però, possono riceverlo: ecco cosa sapere
Non sono mesi facili, per gli italiani. Di fatto, è qualche anno che la vita ha un prezzo decisamente alto: a partire dalla pandemia, infatti, il costo dei beni di prima necessità è schizzato alle stelle ma, dall’altro lato, le entrate economiche di ogni famiglia non sono cresciute di pari passo, anzi, in alcuni casi sono addirittura diminuite. In questo contesto, quindi, la povertà si è diffusa e sono sempre di più i nuclei famigliari che faticano ad arrivare a fine mese.
Fortunatamente, però, il governo da qualche anno ha deciso di sostenere gli italiani che fanno più fatica dal punto di vista economico mediante i bonus, finalizzati a specifiche fasce della popolazione per specifiche necessità. C’è ad esempio il bonus asilo, per le famiglie con bambini piccoli o il bonus ristrutturazione, per chi deve fare dei lavori alla propria casa che ne migliorino la classe energetica. Oggi parliamo di un bonus da ben 1400 euro: ecco chi può richiederlo.
Bonus da 1400 euro: ecco chi può richiederlo
Il bonus di cui parliamo oggi sarà attivo a partire dal 1° gennaio 2025, come stabilisce il decreto legislativo 29/2024 e consiste in una serie di misure volte a promuovere la dignità, l’autonomia, l’inclusione sciale, la prevenzione delle fragilità e l’invecchiamento attivo della popolazione anziana.
La fascia di popolazione a cui è rivolto, infatti, è proprio quella degli anziani, per i quali si prevede un assegno di assistenza dell’importo di 850 euro erogato mensilmente dall’Inps. Questa somma va quindi ad aggiungersi a quella dell’assegno di accompagnamento, che ad oggi ammonta a 531,76 euro, per un totale di quindi 1380 euro.
Questo bonus, disposto in via sperimentale dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, viene erogato previa espressa richiesta agli anziani non autosufficienti che abbiano almeno 80 anni, un livello di bisogno assistenziale gravissimo, un’indennità di accompagnamento e un Isee non superiore a 6mila euro.
Sono considerate non autosufficienti le persone anziane che, secondo l’articolo 2 del decreto legislativo 29 del 2024, presentino gravi limitazioni o perdita dell’autonomia nelle attività di tutti i giorni e fatiche nel funzionamento bio-psico-sociale. Il bonus, inoltre, è del tutto esente da imposizione fiscale, non è soggetta a pignoramento ed è finalizzata in modo specifico a remunerare il lavoro di cura e di assistenza che personale qualificato fornisce all’anziano.