Non tutti i bonus sono stati riconfermati nel 2024: ecco quali agevolazioni hanno subito cancellazioni o rimodulazioni.
Nonostante il numero di bonus ai quali si può accedere sia ancora discretamente corposo, molte agevolazioni nel 2024 non ci saranno o avranno caratteristiche differenti per quanto riguarda requisiti ed importi. L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha infatti deciso anzitutto di eliminarne alcune.
Ed in secondo luogo di ridimensionarne altre andando così a limitare la platea di coloro che possono ottenerle oppure a depotenziare la somma erogata o a ridurre il tipo di interventi che consentono di ottenerle. Facciamo chiarezza esaminando lo scenario dei bonus eliminati o ‘modificati’.
Cominciamo con il bonus trasporti, molto apprezzato dai cittadini nel corso del 2023 e che sarà ancora disponibile ma in forma depotenziata. Infatti solo i beneficiari della card Dedicata a Te potranno sfruttarlo utilizzando la somma caricata sulla carta stessa per acquistare l’abbonamento dei mezzi.
Il governo ha stanziato 600 milioni, destinati a chi ha un Isee fino a 15mila euro, anche in questo caso ridotto dai 20mila euro precedenti. È stato ridimensionato anche il bonus bollette per l’acqua e per il gas: si è intervenuti sui limiti Isee che per il 2024 saranno 9530 euro (al posto dei 15mila euro) e 20mila euro per le famiglie numerose. Per lo sconto sulla bollette dell’elettricità rimane il limite Isee precedente.
Non sarà più disponibile il bonus occhiali, un contributo di 50 euro per i nuclei familiari con Isee fino a 10mila euro. Non è stato prorogato. Altro bonus che viene a concludersi è 18app, l’agevolazione di 500 euro rivolta a tutti i neo-maggiorenni: in questo caso è stato sostituito dalla Carta della Cultura Giovani (sulla base del reddito) e la Carta del merito (sulla base del voto di maturità).
Ognuna ha il valore di 500 euro, sono cumulabili e spendibili per comprare ticket per cinema, teatri, musei o altri eventi culturali e per l’acquisto di abbonamenti ai periodici. Addio anche al reddito di cittadinanza, sostituito dal Supporto per la formazione e il lavoro e dall’Assegno di inclusione, con nuovi requisiti più restrittivi.
Scompare il bonus acqua potabile in quanto le domande che verranno aperte dal 1° febbraio riguarderanno le spese sostenute nel 2023 per le quali si potrà ottenere un credito d’imposta del 50%. Nessuna conferma per il bonus tv e decoder mentre rimarrà il bonus mobili seppur depotenziato nei limiti di spesa che passeranno da 8000 a 5000 euro. Infine per quanto riguarda il Superbonus, la sua aliquota già ridotta al 100 e poi al 90%, passa nel 2024 al 70%.