Una forma di aiuto a cadenza mensile rivolta a migliaia di persone: come richiedere il bonus invalidi da 878 euro
I tempi sono ristretti ma c’è ancora possibilità per richiederlo. Ed occorre dunque farlo, qualora si rientri nei requisiti che lo prevedono, per non perdere l’opportunità di beneficiare di una preziosa erogazione economica a cadenza mensile di importo vicino ai 900 euro.
Stiamo parlando del bonus invalidi rientranti nella categoria E, una somma che consentirà loro di far fronte a tutte le spese connesse con la problematica fisica con la quale devono convivere. Vi spieghiamo dunque anzitutto quali sono i limiti, dal punto di vista temporale, per l’invio della domanda e a partire da quando il versamento verrà effettuato.
Bonus da quasi 900 euro rivolto agli invalidi: chi può ottenerlo ed entro quando
Questo bonus non va confuso con le altre agevolazioni correlate alla legge 104. Infatti è spesso chiamato con il nome di bonus grandi invalidi poiché fa riferimento ad una specifica categoria di persone, molte delle quali inserite, tra il 2013 ed il 2022, nell’elenco dei grandi invalidi.
Iniziamo subito con il dire che nel loro caso non sarà necessario presentare alcuna richiesta in quanto il bonus verrà erogato in via automatica sulla base della loro specifica condizione di salute. Negli altri casi però andrà predisposta apposita domanda da presentare entro e non oltre il 31 dicembre 2023 per poter ottenere, previa approvazione, la somma mensile di 878 euro.
Entrando nel merito di questo sussidio economico, esso è destinato a coloro che non hanno ottenuto la possibilità di accedere al servizio di accompagnamento. Infatti l’assegno è di fatto sostitutivo dell’accompagnatore. In secondo luogo per ottenere il beneficio occorre verificare quanto previsto nella legge del 27 dicembre 2002 e nella fattispecie all’articolo 1 comma 2, nel quale è riportato nel dettaglio a chi spetta.
Con grandi invalidi si fa infatti riferimento a varie tipologie di patologie o condizioni rientranti nella categoria super invalidità. Per fare un esempio la perdita anatomica o funzionale dei quattro arti che comporti la perdita totale dei piedi o delle mani oppure la cecità assoluta bilaterale e permanente.
Sono considerate ‘valide’ ai fini della richiesta anche determinate alterazioni mentali che necessitano di tso in strutture ospedaliere anche se in questo caso l’assegno resterà in vigore solo per la durata del trattamento. La domanda deve essere presentata compilando un apposito modulo da inviare a dcst.dag@pec.mef.gov.it oppure, nel caso sia un ente ad inviarla, a protocollodcst.dag@mef.gov.it.
Sono oltre 5 milioni i fondi predisposti in tal senso, con riconoscimento fino al loro esaurimento e in via prioritaria secondo una specifica graduatoria.