Cosa accade quando sbagliamo a fare un bonifico? Si possono recuperare il soldi, ma solo entro una certa tempistica.
Sempre più spesso ormai si ricorre al bonifico per traferire denaro da un conto bancario all’altro. Questo strumento è molto utile poiché avviene per via telematica, inoltre è tracciabile e può dunque essere corretto o revocato in caso di errore. Esistono due tipi di bonifico, quello ordinario e quello istantaneo.
Il primo avviene nell’arco di qualche giorno, con tempistiche che possono variare in base ad alcuni fattori. Un bonifico ordinario che avviene all’interno della stessa banca, per esempio, andrà a buon fine in meno tempo, mentre un trasferimento tra banche diverse potrà richiedere uno o due giorni in più.
Un discorso diverso va fatto invece per il bonifico istantaneo. Come si può facilmente intuire dal nome esso permette di trasferire denaro in maniera immediata. Questo servizio ha solitamente costi più alti del bonifico ordinario e presenta sia dei pro che dei contro.
Bonifico ordinario o bonifico istantaneo: attenzione a non fare errori perché recupera i soldi non è semplice
Un pro è sicuramente la sua immediatezza, che risulta utile in caso di pagamenti urgenti. Di contro un bonifico istantaneo ha un costo maggiore e inoltre non è possibile revocarlo, diversamente da quanto avviene con quello ordinario.
Poniamo ad esempio il caso di aver sbagliato a digitare il codice IBAN: ce ne rediamo conto subito dopo aver concluso il trasferimento di denaro ma in un caso possiamo bloccare il movimento e nell’altro no. Un bonifico ordinario si può infatti revocare fino alle ore 20:00 del giorno di riferimento, mentre quello istantaneo no.
Per risolvere il problema ci si dovrà per forza rivolgere alla propria banca, oppure contattare il destinatario del bonifico e chiedere i soldi indietro. In altre parole riavere i soldi è possibile, ma secondo tempi differenti rispetto al bonifico ordinario. In particolare si può richiedere la restituzione delle somme accreditate per errore entro un massimo di 10 anni.
Nel caso in cui il beneficiario del bonifico si rifiuti di restituire la somma in denaro si può fare ricorso. Ci si dovrà dunque rivolgere a un giudice che intimerà la restituzione della somma impropriamente ricevuta, maggiorata degli interessi maturati durante il tempo della mancata restituzione. Attenzione, però, perché questa pratica deve avvenire entro un massimo di 10 anni: passato questo lasso di tempo non si potranno più chiedere indietro i propri soldi.