Gli arretrati dell’Assegno Unico si possono recuperare ma solo agendo tempestivamente. Vediamo cosa fare subito.
Si ha poco tempo per evitare di perdere gli arretrati dell’Assegno Unico. Chi sono i contribuenti che devono attivarsi subito o rimarranno senza soldi? Tutto dipende dall’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
Dal 2022 viene erogato l’Assegno Unico Universale alle famiglie con figli a carico. Si tratta di somme mensili importanti, comprese tra i 57 euro e i 199 euro circa per ogni figlio più le maggiorazioni previste a determinate condizioni.
Inizialmente era previsto che si rinnovasse la domanda di accesso alla misura ogni anno ma poi questa pretesa è stata cancellata. Rimane solo un obbligo per i percettori di Assegno Unico, rinnovare l’ISEE. L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente serve per determinare la situazione patrimoniale e reddituale della famiglia.
L’Assegno non prevede restrizioni in base al reddito ma attribuisce un importo diverso associando il nucleo ad una determinata fascia. Ad esempio a ricevere l’importo maggiore sono le famiglie con ISEE entro i 17.090 euro mentre quello minore spetta a chi ha reddito oltre i 45.575 euro. Per ottenere la somma spettante in base all’ISEE, però, è necessario che entro il 29 febbraio 2024 si sia calcolato l’Indicatore valido per il 2024.
Come ottenere gli arretrati dell’Assegno Unico
Solo chi ha rispettato la scadenza del 29 febbraio avrà continuato a ricevere l’Assegno Unico con l’importo corretto. Tutti gli altri avranno visto la somma erogata a marzo abbassata fino a 57 euro a figlio.
Questo perché solo l’ISEE 2024 riferito ai redditi del 2022 permette di ottenere la cifra in base alla propria situazione economica. I cittadini ritardatari, però, non devono disperare. Possono ancora aggiornare l’ISEE e recuperare gli arretrati.
Per farlo devono presentare la nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica e procedere con il calcolo del valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente entro il 30 giugno 2024.
Superando questa data gli arretrati non verranno più corrisposti ma scatterà unicamente l’adeguamento dell’importo alla rivalutazione in base alla fascia di appartenenza. Per presentare la nuova DSU già oggi basta accedere al portale dell’INPS e procedere con la compilazione o il controllo del modello precompilato.
In alternativa si dovrà prendere un appuntamento presso un CAF ma potrebbero passare diversi giorni o anche settimane iniziando a breve la corsa per la dichiarazione dei redditi. L’importante, come detto, che si agisca entro il 30 giugno o gli arretrati saranno persi. Ricordiamo, infine, che è obbligatorio anche comunicare tempestivamente ogni minima variazione nel nucleo familiare presentando una DSU aggiornata o si rischia di perdere la misura.