Assegno mantenimento, se divorzi puoi averlo solo con questi requisiti: valuta bene

Che cos’è l’assegno di mantenimento? In quali casi spetta? Attenzione perché per beneficiarne sono necessari dei requisiti ben precisi.

Divorzi e separazioni sono avvenimenti della vita molto difficili da gestire, sia dal punto di vista emotivo che legale. Tante sono le cose a cui pensare e i cambiamenti a cui bisogna andare incontro. Non c’è quindi da stupirsi se sull’argomento ci sia spesso un po’ di confusione e si rischi di incorrere di frequente in errori più o meno gravi.

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A chi spetta l’assegno di mantenimento in caso di divorzio (Abruzzo.cityrumors.it)

In particolare, non è raro che emergano dubbi sul cosiddetto assegno di mantenimento. Tutti grossomodo sappiano che cosa sia, ma come funziona esattamente? Chi ne ha diritto? Quando si può richiedere?

Cerchiamo di fare chiarezza e di capire bene quando spetta. Non tutti lo sanno, ma l’assegno di mantenimento non si ottiene in automatico con il divorzio o la separazione, ma per beneficiarne devono sussistere delle condizioni ben precise.

Assegno mantenimento, attenzione a non sbagliare: se divorzi puoi averlo solo con questi requisiti

L’assegno di mantenimento è una forma di contribuzione economica costante che viene versata in caso di separazione tra i coniugi, per soddisfare il dovere di assistenza familiare. Il versamento dell’assegno può realizzarsi anche in favore dei figli, qualora siano presenti.

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Assegno di mantenimento: spetta solo in questi casi (Abruzzo.cityrumors.it)

Tuttavia, come abbiamo detto poco fa, non sempre è possibile ottenere l’assegno di mantenimento in caso di separazione o di divorzio. Per poterlo richiedere è necessario che vi siano delle condizioni specifiche. Ecco quali:

  • invio di richiesta esplicita nella fase di domanda della separazione da parte del coniuge richiedente;
  • mancato addebito della separazione al coniuge che richiede la somma di denaro;
  • mancata presenza di ‘adeguati redditi propri’ da usare per mantenere il tenore di vita precedente alla separazione;
  • necessità di disporre di mezzi economici idonei da parte del coniuge cui viene fatta richiesta di mantenimento.

Ne deriva quindi che di norma è il coniuge più debole economicamente a chiedere l’assegno. In questa sede bisogna inoltre ricordare che il coniuge a cui è stata addebitata la separazione non può richiederlo. Fra gli altri requisiti che possono essere utili al fine di attribuire l’assegno di mantenimento vi sono anche eventuali prove di infedeltà (foto, video, documenti e quant’altro). Esse devono comprovare con assoluta certezza che l’unica causa che ha portato alla fine del matrimonio sia l’infedeltà di uno dei due coniugi.

La determinazione dell’assegno di mantenimento rappresenta senza dubbi un momento delicato per i coniugi, pertanto è raccomandato rivolgersi a dei professionisti, i quali sapranno consigliare e guidare al meglio ciascuna delle due parti.

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