L’Assegno di Inclusione può aumentare molto e arrivare fino a 1000 euro ma devi subito presentare una certa pratica.
Attualmente, l’Assegno di Inclusione ha lo stesso importo del vecchio Reddito di Cittadinanza: 500 euro al mese più altri eventuali 280 euro per aiutare le famiglie che vivono in affitto. Esattamente come il vecchio sussidio grillino, anche l’Assegno di Inclusione può essere erogato per un massimo di 18 mesi e, dopo una pausa di un mese, può essere prorogato per altre 12 mensilità.
Rispetto al Reddito di Cittadinanza, tuttavia, i requisiti per ottenere il nuovo aiuto sono ben più stringenti. Infatti non basta avere un reddito basso ma è necessario anche che all’interno della famiglia ci sia almeno un soggetto non occupabile: un disabile con invalidità pari o superiore al 74%, un minore di 18 anni oppure una persona che ha già compiuto 60 anni.
Negli ultimi giorni l’Inps ha comunicato una notizia che farà felici migliaia di famiglie: l’Assegno di Inclusione ora raddoppia. In pratica può arrivare fino a 1000 euro. Per ottenere tale cifra, però, è necessario affrettarsi e presentare una certa pratica.
Assegno di Inclusione: ecco come avere 1000 euro
L’Assegno di Inclusione può arrivare fino a 1000 euro: ottima notizia per migliaia di famiglie che vivono in situazioni di forte disagio economico. Vediamo cosa è necessario fare per ottenere tale maggiorazione.
Come spiegato sopra, per ricevere l’Assegno di Inclusione all’interno del nucleo familiare deve esserci almeno un soggetto non occupabile. Questo, però, non significa che l’intera famiglia debba essere composta solo da persone non occupabili. L’importante è, ovviamente, che il reddito familiare non superi i 6000 euro lordi annui.
Se in una famiglia, per esempio, ci fosse un genitore di 65 anni disoccupato e due figli di 30 anni senza disabilità anch’essi disoccupati, quel nucleo familiare riceverebbe comunque l’Assegno di Inclusione ma l’importo verrebbe calcolato solo in relazione al genitore di 65 anni in quanto è l’unico familiare non occupabile.
I due figli 30enni, tuttavia, potrebbero fare richiesta di un altro sussidio: il Supporto Formazione e Lavoro. Esso consiste in un aiuto di 350 euro al mese – calcolato a persona e non a famiglia – e si rivolge ai soggetti di età compresa tra i 18 e i 59 anni senza disabilità, in grado di lavorare. Per ottenerlo è necessario frequentare i corsi organizzati dai centri per l’impiego finalizzati al reinserimento lavorativo.
Pertanto, tornando all’esempio di tale famiglia composta da una persona di 65 anni e due giovani di 30 anni, tale nucleo familiare potrebbe ricevere l’Assegno di Inclusione di 500 euro più due aiuti relativi al Supporto Formazione e Lavoro di 350 euro ciascuno.
Di conseguenza tale famiglia riceverebbe ben 1200 euro al mese. Se il figlio fosse solo uno, invece, il nucleo familiare potrebbe ricevere 850 euro: 500 di ADI più 350 euro di Supporto Formazione e lavoro a cui aggiungere eventuali 280 euro come contributo per pagare l’affitto.