Novità sugli affitti brevi, da settembre chi non si adeguerà dovrà pagare sanzioni pesantissime. Come mettersi in regola.
Per contratto di locazione breve si intende un contratto per un immobile ad uso abitativo di durata inferiore a 30 giorni. Tale contratto viene stipulato da persone fisiche fuori dall’esercizio di attività d’impresa. L’affitto breve può prevedere anche la fornitura di biancheria e la pulizia dei locali più altri servizi come la fornitura di utenze, del wi-fi, dell’aria condizionata. Naturalmente tutti questi servizi influiranno sul canone o corrispettivo richiesto.
I soggetti residenti in Italia hanno ad oggi l’obbligo di trasmettere i dati relativi al contratto utilizzando il canale Entratel/Fisconline in modo autonomo o avvalendosi dell’aiuto di intermediari abilitati. Dal 1° settembre il sistema fino ad oggi conosciuto cambierà. La sperimentazione ad inizio giugno è partita in Puglia e dal giorno 13 anche in Veneto. Dopo l’estate scatterà in tutte le Regioni italiane e per chi non si adeguerà scatteranno le sanzioni dal mese di novembre.
Come mettersi in regola per evitare sanzioni: il nuovo sistema di affitti brevi
Tutti coloro che affittano una casa per un periodo breve dovranno dotarsi di un Codice Identificativo Nazionale. Il CIN dovrà essere esposto all’esterno dello stabile e dovrà essere indicato all’interno di ogni annuncio. Durante l’estate le unità immobiliari dedicate agli affitti brevi verranno associate ad un codice tramite procedura automatizzata.
Le Regioni e le Provincie autonome trasmetteranno telematicamente un set di dati minimi indispensabili per l’identificazione della struttura nella banca dati. Ma come si otterrà il CIN? L’integrazione dei dati avverrà tramite piattaforma dedicata. L’accesso sarà consentito tramite SPID.
Il sistema individuerà le strutture ricettive e permetterà l’inserimento delle informazioni mancanti per ottenere il Codice. L’utente dovrà comunicare telematicamente alla Regione o Provincia autonoma di appartenenza eventuali incongruenze nei dati presenti. Una volta completata correttamente la procedura si otterrà il CIN.
Inizialmente si avrà un CIN provvisorio che diventerà definitivo non appena sarà pubblicato l’avviso dell’entrata in funzione della Banca dati unica. Per coloro che non si adegueranno alla nuova direttiva sono previste sanzioni tra gli 800 e gli 8 mila euro. Se l’utente pur essendo in possesso del CIN non lo esporrà come richiesto dovrà pagare multe tra 500 e 5 mila euro. Ecco quindi che è giunto il momento di verificare tutto quello che devi fare se vuoi affittare la tua casa per meno di 30 giorni.