Novità importantissima per i percettori dell’Assegno di Inclusione: arrivano 2000 euro in più fino a dicembre. Vediamo nei dettagli.
L’Assegno di Inclusione è il sussidio che, dallo scorso gennaio, ha sostituito il vecchio Reddito di Cittadinanza. Il Governo di Giorgia Meloni, infatti, come da promessa fatta in campagna elettorale, ha abolito il vecchio aiuto nato nel 2019 sotto il primo Governo di Giuseppe Conte.
Il Reddito di Cittadinanza, a detta dell’attuale Esecutivo, non ha saputo creare nuova occupazione e ha offerto un terreno fertile ai “furbetti” per costruire truffe ai danni dello Stato. L’Assegno di Inclusione, esattamente come il vecchio Rdc, può essere erogato fino a 18 mesi e poi, dopo una pausa di un mese, può essere riconfermato per altre 12 mensilità.
A differenza del Reddito di Cittadinanza, per ottenere l’Assegno di Inclusione, oltre ad avere Isee e reddito bassi, è necessario anche che almeno un componente della famiglia sia “non occupabile”, cioè minorenne o disabile almeno al 74% o con più di 60 anni di età.
Negli ultimi giorni è stata comunicata una notizia che farà felici tutti i percettori del sussidio: da ora e fino a dicembre è possibile ricevere addirittura 2000 euro extra oltre alla solita ricarica mensile che ammonta, in media, a 500 euro al mese più 280 euro per chi vive in affitto.
Splendida notizia per le famiglie che fruiscono dell’Assegno di Inclusione: da ottobre fino a dicembre è possibile ricevere ben 2000 euro in più oltre al solito importo del sussidio.
Come anticipato, hanno diritto all’Assegno di Inclusione solo quelle famiglie con Isee basso e reddito basso e al cui interno ci sia almeno una persona “non occupabile”. Nello specifico l’Isee non deve superare i 9360 euro e il reddito annuo deve essere entro i 6000 euro.
Oltre ai componenti “non occupabili”- minorenni, disabili e over 60 – nella famiglia, naturalmente possono anche esserci persone occupabili, cioè senza disabilità, di età compresa tra i 18 e i 59 anni e in grado di lavorare. Anche se un nucleo familiare fruisce dell’Assegno di Inclusione, dunque, uno o più componenti possono lavorare.
Ma ci sono, ovviamente, dei limiti. Non si può certamente continuare a ricevere l’Assegno di Inclusione se un familiare inizia a guadagnare 10.000 euro al mese. L’Assegno di Inclusione è compatibile – e non verrà diminuito il suo importo – se il reddito da lavoro non supera i 3000 euro all’anno.
Pertanto se, ad esempio, un familiare trovasse ora un lavoro da 1000 euro al mese, da qui a dicembre guadagnerebbe 2000 euro che andrebbero ad aggiungersi all’importo dell’Assegno di Inclusione. Nel caso in cui un componente del nucleo familiare trovi un lavoro, questa variazione va immediatamente comunicata all’Inps entro 30 giorni o si rischiano guai.