In che cosa consisteva questo bonus 500 euro e chi poteva beneficiarne. Ora il benefit economico in questione va incontro a dei tagli importanti.
la Flc CIGL ha comunicato una significativa modifica riguardante la Carta del Docente, un’iniziativa introdotta dalla Legge 107/2015 per supportare la formazione continua degli insegnanti. In origine la Carta del Docente prevedeva un importo annuale di 500 euro, destinato a finanziare corsi di aggiornamento e acquisto di materiali didattici.
Ma il Governo Meloni ha preso la decisione di optare per una riduzione di questo importo. E come è facile immaginare, questo taglio ha suscitato preoccupazione tra i professionisti del settore. La riduzione dell’importo è stata ufficializzata tramite una circolare datata 23 settembre 2024, all’interno della quale viene posto in evidenza come la Carta del Docente da 500 euro fosse necessaria per finanziare altre iniziative.
Tra le quali, non ultima, la retribuzione dei docenti coinvolti in attività di tutoraggio per futuri insegnanti. Queste attività richiederanno un investimento significativo, con 19 milioni di euro per il 2024 e 50 milioni per il 2025. Ed è previsto un finanziamento per corsi di formazione che premiano i docenti che completano con successo tali percorsi, con un costo stimato di 40 milioni di euro.
A causa di queste ristrutturazioni, l’importo della Carta del Docente subirà una prima diminuzione di 75 euro, portandolo a 425 euro già a partire da quest’anno. Le proiezioni future indicano ulteriori tagli, con l’obiettivo di ridurre l’importo al di sotto dei 400 euro entro il 2027.
Niente più bonus 500 euro per gli insegnanti, sono tutti scontenti
Questa situazione non ha fatto per nulla piacere ai diretti interessati aventi diritto, poiché la Carta del Docente ha rappresentato un supporto fondamentale per l’aggiornamento professionale degli insegnanti. Ha infatti consentito a molti di investire in strumenti digitali e per la formazione.
Un aspetto critico di questa revisione riguarda i docenti precari, i quali attualmente non hanno accesso alla Carta del Docente a meno che non ottengano una sentenza favorevole dal Giudice del Lavoro.
La Flc CIGL ha espresso l’intenzione di sollecitare il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, affinché si acceleri la liquidazione dei fondi dovuti a questi insegnanti. I quali necessitano di formazione per poter acquisire una posizione stabile nel mondo del lavoro.
Pure i sindacati degli insegnanti non hanno mancato di dire la loro. Gli stessi stanno preparando un elenco di richieste da presentare al Ministro durante un incontro programmato per il 2 ottobre. Queste richieste includono la revisione della graduatoria degli idonei del primo concorso Pnrr, la ricerca di soluzioni per i docenti di sostegno specializzati, la richiesta di stipendi adeguati e la questione dell’autonomia differenziata.